martedì 22 ottobre 2013

P.A.: BALDELLI, EMENDAMENTO PER MERITOCRAZIA E CONTRO PRECARIATO

P.A.: BALDELLI, EMENDAMENTO PER MERITOCRAZIA E CONTRO PRECARIATO
L’emendamento al decreto p.a. a prima firma Baldelli, sottoscritto anche dall’on. Pizzolante, approvato in commissione a larghissima maggioranza e senza alcun voto contrario, istituisce una corsia preferenziale sui posti a tempo determinato nelle pubbliche amministrazioni per vincitori di concorso non ancora assunti e idonei delle graduatorie vigenti per i concorsi a tempo indeterminato.
Questo è il testo dell’emendamento approvato all’art. 4 del disegno di legge di conversione del decreto: Al comma 1, dopo la lettera a), inserire la seguente:
a)-bis. Al medesimo comma 2 è aggiunto alla fine il seguente periodo: «Per prevenire fenomeni di precariato le amministrazioni pubbliche di cui al presente decreto ricorrono al contratto a tempo determinato solo dopo aver verificato di poter sottoscrivere contratti a termine con soggetti vincitori o idonei di graduatorie vigenti, della stessa o di altre amministrazioni del medesimo comparto, predisposte a seguito di concorso pubblico per assunzioni a tempo indeterminato».
“L’approvazione di questa norma - afferma Baldelli - ha tre conseguenze positive:
la prima è che si afferma un principio meritocratico premiando i vincitori di concorso non assunti e gli idonei;
la seconda è che si pone un freno alla creazione di nuovo precariato;
la terza è che si ottengono questi due risultati facendo risparmiare tempo e denaro al nostro sistema pubblico.”





martedì 10 marzo 2009

P.A.: BALDELLI (PDL), CON CENSIMENTO PRECARI CHIAREZZA E TRASPARENZA

Roma, 10 mar. (Adnkronos)- "Il monitoraggio varato oggi dal ministro Brunetta sui lavoratori flessibili del pubblico impiego e' una operazione di trasparenza e di chiarezza assolutamente necessaria per far emergere numeri, modalita' e criticita' di un fenomeno che troppo spesso e' stato terreno di speculazione politica". E' quanto dichiara Simone Baldelli, Vice Presidente del gruppo del Pdl alla Camera e componente della commissione lavoro di Montecitorio.

"Con il monitoraggio, infatti, -sottolinea Baldelli- si comprendera' quanti sono, come sono stati assunti e se abbiano diritto o meno di essere stabilizzati questi lavoratori temporanei, e si porra' dunque fine all'improbabile balletto di cifre che abbiamo ascoltato in questi ultimi anni, da quando la sinistra italiana si e' avventurata nella improvvida e rovinosa battaglia delle cosiddette stabilizzazioni, grazie alla quale proprio la stessa sinistra italiana ha illuso e deluso questi lavoratori".
"E' importante in questa fase anche l'attenzione che il ministro Brunetta sapra' dedicare ad un'altra forma vergognosa e diffusa di precariato nel pubblico impiego: quella dei molti giovani che, essendo stati chiamati nella pubblica amministrazione attraverso un bando a prepararsi per una prova selettiva, hanno vinto questa prova ed ora aspettano da anni, senza stipendio e senza certezze, di essere assunti come invece avrebbero diritto" afferma ancora Baldelli.

tratto dal blog dell'on. Simone Baldelli

"Atipici nelle P.A.,vederci chiaro"

10/3/2009
"Atipici nelle P.A.,vederci chiaro"
Brunetta a Tgcom:"Faremo luce"


Nel consueto appuntamento del martedì, il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, intervistato dal direttore di Tgcom Paolo Liguori, ha parlato dei lavoratori atipici nel settore pubblico. "Faremo luce sui contratti a termine, per vedere se sono necessari, questi rapporti non devono per forza trasformarsi a tempo indeterminato", ha detto. "Censiremo le situazioni per capire se ci può essere una spinta clientelare", ha aggiunto.
Nella quinta chiacchierata di "Brunetta 2.0", l'ormai consueta rubrica del martedì del Tgcom, il ministro si è soffermato su diversi spunti proposti dai lettori con le loro domande. Ha iniziato proprio con il lavoro atipico negli enti pubblici finendo poi per parlare anche di piano casa, età pensionalbile delle donne e stipendi dei parlamentari.

"Non chiamateli precari!"
"Nella Pubblica amministrazione esistono lavoratori atipici e flessibili assimilabili a quelli del settore privato, ma non chiamateli precari", ha esordito Brunetta rispondendo alla domanda sul censimento che il suo ministero vuole fare proprio su questa categoria. "Stiamo cercando di capire la natura di questi contratti a termine per ruoli specifici, la loro necessità", ha aggiunto. E ancora: "Secondo il sindacalismo estremo questi rapporti devono per forza diventare a tempo indeterminato, ma non è detto, se appunto la loro stagionalità è legata a un compito da svolgere in un lasso di tempo preciso".

"Ora cercheremo di capire quanti sono, cosa fanno questi lavoratori e per quanto tempo, non vorrei che per colpa di alcuni di loro, i vincitori di concorso siano rimasti spiazzati e senza lavoro, anche perché temo che un po' di questa gente lavori con 'chiamata diretta' figlia di un brutto rapporto clientelare", ha detto ancora il ministro.
Brunetta ha aggiunto che il censimento è partito, sarà aggiornato settimana dopo settimana e durerà un mese. "Io non voglio licenziare nessuno, voglio che la P.A. funzioni perché il pubblico non rappresenta un ammortizzatore sociale, voglio mantenere i lavoratori atipici 'seri' e allo stesso tempo garantire chi deve essere garantito".

L'assegno di disoccupazione ai co.co.pro
Rispondendo a una specifica domanda di un lettore, il ministro ha affermato di stare pensando a delle misure per dare una mano ai co.co.pro rimasti senza lavoro. "Sulla carta -ha affermato- si tratta di lavoratori autonomi e come tali non hanno diritto a un assegno di disoccupazione. Di fatto in molti casi è finto lavoro autonomo perché il committente è uno e si configura una sorta di rapporto di dipendenza. Stiamo pensando a un ammortizzatore sociale per questa categoria che comprende circa 150mila persone, ma non è facile".

LINK ARTICOLO TGCOM

mercoledì 7 gennaio 2009

ANNUNCIO

ABBIAMO SAPUTO DA ALCUNI UTENTI DI QUESTO GRUPPO CHE FINALMENTE DOVREBBERO INIZIARE LE CHIAMATE PER I VINCITORI E GLI IDONEI DEL CONCORSO AL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI. ATTENDIAMO CONFERME DA QUALCUNO DI VOI!
Il riferimento normativo è l'art.2 bis della Legge 22 dicembre 2008, n. 201: Per le inderogabili esigenze conseguenti all'attuazione del comma 1, nonche' al fine di potenziare l'azione di tutela e valorizzazione del sistema agroalimentare italiano, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e' autorizzato ad assumere, in deroga alla normativa vigente, i vincitori e gli idonei dei concorsi conclusi alla data del 31 dicembre 2006, per un numero complessivo massimo fino a 68 unita', nei limiti di un importo massimo fino a 100.000 euro per l'anno 2008 e di un importo massimo a regime di 3 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 5, comma 3-ter, del decreto-legge 1 ottobre 2005, n. 202, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 novembre 2005, n. 244. Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare, con proprio decreto, le occorrenti variazioni di bilancio.

LEGGE 22 DICEMBRE 2008, N. 201


giovedì 20 novembre 2008

Basta il cognome e la poltrona è assicurata


di Paola Setti

A volte basta sfoderare il cognome, e il santo in poltrona nemmeno deve scomodarsi ad alzare la cornetta. «Parente?», e se la risposta è sì il gioco è fatto. I posti migliori vanno ai figli di un dio maggiore, ma anche i fratelli e i coniugi e i nipoti di un dio a metà classifica se la cavano. I parenti di un dio minore no, quelli beccano porte in faccia. Benvenuti nella Parentopoli del centrosinistra, atto enne più uno.
L’ultimo è quello che, in Campania, vede l’avvio di un’inchiesta su una società pubblica che ha procurato uno stipendio a buona parte delle famiglie di esponenti di primo piano del Pd. Il penultimo, altro scenario stesse dinamiche, ha messo in imbarazzo di recente l’intero consiglio provinciale di Gorizia, ché i due nuovi stagisti, ovviamente spesati, dell’ufficio Pianificazione della Provincia sono la figlia del presidente Enrico Gherghetta e il figlio dell’assessore Maurizio Salomoni. S’è mobilitata pure la magistratura, che fra l’altro vorrebbe capire come mai ad aggiudicarsi l’appalto del Salone dell’orientamento sia stata la ditta del fratello del presidente.
E poi dicevano del «clan» di Clemente Mastella. Lui, il leader dell’Udeur, lo disse subito, chi non ha peccato scagli la prima pietra, ma lo stesso finì lapidato. Vista così, l’Italia «democratica» pare vivere tutta nell’ombra di un immenso Campanile. Roba da far impallidire i raccomandati eccellenti del parlamento, Annamaria Carloni in Bassolino (Antonio, governatore campano) che siede a Palazzo Madama, Anna Serafini in Fassino (Piero, ex leader Ds ora deputato Pd), che per entrare a Montecitorio per la quinta volta ha fatto persino cambiare il regolamento del partito che vietava più di due mandati e l’elenco potrebbe continuare.
È un vizio antico, quello di far pressioni per ottenere un posto al sole, dalle banche alle università alle società a partecipazione statale tutto vale. In principio, era il 2000 e alle inchieste giornalistiche si aggiunsero per la prima volta quelle giudiziarie, spuntarono nomi eccellenti, Dario Cossutta il figlio di Armando insospettì quando divenne amministratore delegato di Sviluppo Italia, Aldo Berlinguer il figlio di Luigi finì nel mirino per una nomina a professore universitario a soli 29 anni. Cinque anni dopo era cambiato ben poco, se nel Lazio del nuovo governatore Piero Marrazzo persino un «censore» come Angelo Bonelli piazzò il cognato e la nipote e se Guardia di Finanza e Corte dei Conti indagarono sulla provincia di Vibo Valentia per quegli incarichi «a ben 200 persone per un importo di 1.393.026,17 euro non giustificati, conferiti sempre su raccomandazione a parenti, amici e a molte persone che in Provincia non si sono mai viste».
Ma la storia più bella, in quel 2005, la regalò la Calabria. Era appena stato eletto Agazio Loiero, promettendo l’epurazione dalla Regione di tutti i «parenti di» centrodestra. Fu immediato spoil system, solo che furono i «parenti di» centrosinistra a entrare. Qualcosa come 200 persone. Poi il caos. L’assessore di Rifondazione Egidio Masella, costretto alle dimissioni per aver assunto la moglie, prima si difese dicendo: «Cercavo una persona di mia fiducia», poi però, alla Mastella, denunciò: «Lo fanno tutti». Si mosse la magistratura, il che convinse Loiero ad approvare una norma anti-parentopoli. Gli assunti non rischiavano il posto, ma non potevano più lavorare per i congiunti. Il che non impediva assunzioni incrociate, tu assumi mio figlio, io tua sorella.Su tutti, fa scuola il caso dell’Abruzzo di Ottaviano Del Turco, lì la lista nera dei raccomandati va dal marito della funzionaria al figlio del dirigente, dal fratello del sindacalista Cgil e figlio dell’ex direttore del personale al figlio del sindaco e compagno di scuola del presidente. Solo Bassolino ha fatto meglio, 2.400 assunzioni per 144 milioni di euro, ma lì i parenti, almeno quelli, non c’entravano, e questa è un’altra storia.

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Parenti di politici Pd? Il posto è assicurato e non serve il concorso


di Gian Marco Chiocci

Caserta - Anche a Caserta, come a Gorizia, le assunzioni in Provincia sono un affare di famiglia. Della grande famiglia del Pd. Da Nord a Sud, un solo andazzo clientelare. Se in Friuli l'amministrazione di centrosinistra ha pensato bene di ingaggiare come stagisti i figli del presidente e dell'assessore all'Istruzione, nell'ente campano presieduto da Sandro De Franciscis si è andati parecchio oltre: per chiamata diretta, senza concorso o selezione pubblica, hanno trovato impiego (a vita) figli, cugini, nipoti, parenti, segretari di esponenti di primo piano del Partito democratico. Tutti assunti in quella società a intero capitale pubblico denominata Terra di Lavoro nata nel 1999 per stabilizzare 43 «lavoratori socialmente utili» in attività di manutenzione stradale eppoi convertita, con apposita modifica dello statuto nel 2008, in società che s'occupa anche di scuola, verifica d'idoneità delle caldaie e quant'altro. Una nuova Spa, linda e pinta, che ha inglobato e fatti propri i dipendenti e le funzioni di un'altra disastrata società pubblica al 49 per cento, la Seproter.
Ad accorgersi del blitz, un battagliero consigliere d'opposizione, Giorgio Magliocca, militante di An, impressionato dal numero di neo impiegati statali riconducibili a uomini di quel Pd casertano già in prima fila negli attacchi a Clemente Mastella e del suo Udeur nell'inchiesta sul clientelismo in Campania. La stessa procura che indagò sull'ex ministro della Giustizia, ora proverà a fare luce su questa infornata di assunti eccellenti nella società provinciale. Perché stando a quanto si riporta nell'esposto sui posti di lavoro per appartenenza di partito, si sarebbero infrante regole e procedure.
Tra i primi a essere assunti c'è Valerio Ruggiero, segretario di quel presidente della Provincia De Franciscis che è anche presidente e componente del Cda della stessa società. Poi c'è Giovanni Rossano, consigliere comunale dei Ds a Marcianise. E c'è il figlio di Felice Del Monaco, lo storico tesoriere della Margherita e del Partito democratico. Assunto anche il figlio di Nicola Pacifico, già nella segreteria del senatore Geppino Santonastaso, sponsor di De Franciscis. Ha trovato posto pure Nicola Bernardo di San Felice a Cancello, imparentato col presidente del Consiglio provinciale, Pasquale De Lucia. In un documento consegnato alla procura di Santa Maria Capua Vetere si fa inoltre riferimento a ulteriori contratti stipulati in extremis, subito prima delle assunzioni ufficiali. Beneficiari? Il cugino del consigliere provinciale Pd, Pietro Paolo Ciardiello, la figlia del consigliere provinciale Pd, Francesco Papa, la sorella di Michele Raccuglia (Ad di Italia Lavoro Spa che deteneva il 49 per cento delle quote di Terra di Lavoro), il figlio del consigliere provinciale Pd, Vincenzo Di Franco (eletto nella lista civica ispirata dal presidente), Cosimo Cecere, ex consigliere di Marcianise e fedelissimo di De Franciscis, il figlio di un impiegato alla Provincia e via discorrendo.
Oltre a trovare una collocazione a vita a parenti e agli amici degli amici, la Provincia non ha badato a spese per sedici collaboratori stanziando 400mila euro in sospetta violazione alle limitazioni imposte dalla normativa nazionale a seguito del mancato rispetto del cosiddetto «patto di stabilità». Una parentopoli bis, dunque, per il presidente De Franciscis, che per un'altra parentela scomoda (quella col procuratore capo Mariano Maffei, da poco andato in pensione) venne clamorosamente tirato in ballo da Mastella a proposito di clientele, favoritismi e famiglie.

mercoledì 29 ottobre 2008

PACCHETTO BRUNETTA


Le misure contenute nel provvedimento


ROMA (28 ottobre) -
Ecco le principali misure del provvedimento approvato oggi dalla Camera, con le novità introdotte.

Pacchetto Brunetta - Più volte presentati e riscritti, gli emendamenti messi a punto dal ministro della Pubblica amministrazione hanno rappresentato i passaggi più delicati dell'esame del provvedimento, anche per il confronto con la maggioranza. La prima misura a partire dal 1° luglio 2009 blocca la stabilizzazione dei precari, con due ritocchi: uno dell'opposizione, riformulato dal relatore, ribadisce la possibilità di stabilizzazioni, se avviate, purché entro il prossimo 30 giugno. L'altro, a firma di Simone Baldelli (Pdl), dà priorità ai vincitori di concorso. Altra misura più volte limata e infine approvata è il giro di vite per i permessi per l'assistenza ai disabili. Tra le attenuazioni introdotte nell'ultima versione c'è la possibilità per i genitori, anche adottivi, di assistenza alternata. Tra le altre novità del pacchetto Brunetta, l'aspettativa di massimo un anno ai dipendenti pubblici che vogliono avviare attività professionali o imprenditoriali. Processo del lavoro: snellire il processo del lavoro, anche favorendo il ricorso all'arbitrato e alla conciliazione. Questo l'obiettivo delle nuove misure sul processo del lavoro, secondo governo e maggioranza. Per l'opposizione di tratta di una "stravolgimento" che indebolisce i diritti dei lavoratori. In ogni caso, il relatore Giuliano Cazzola, durante l'esame in Commissione, ha inserito paletti che puntano ad escludere qualunque rischio di intaccare le tutele previste dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori in materia di licenziamenti.

Lavori usuranti - La proroga della delega, originariamente prevista di sei mesi è stata ridotta, su input del relatore a tre mesi.

Cigs - Un emendamento del governo in Commissione ha introdotto il rifinanziamento, per 450 milioni, della Cigs e di altre procedure di mobilità. Quasi fuori tempo massimo il ministero del Lavoro aveva predisposto un ulteriore incremento a 600 milioni, poi rinviato all'esame in Senato.

Residenza per i concorsi - Approvato in Commissione su proposta della Lega, e sostanzialmente confermato in Aula (sia pure rinviandola ai bandi invece che stabilirla per legge), il titolo preferenziale della residenza nella Regione a parità di graduatoria. Un'altra novità targata sempre Carroccio e approvata in Commissione, ma eliminata dall'assemblea, prevedeva che il voto di laurea valesse solo per l'accesso, e non per i passaggi successivi della selezione.

Forze dell'Ordine - Introdotta la specificità del trattamento ai fini lavorativi e previdenziali delle Forze dell'Ordine. Ma con una riformulazione rispetto al testo introdotto in Commissione e cassato dalla Bilancio: resta il principio, ma si demanda la sua attuazione a futuri provvedimenti legislativi che individuino le risorse necessarie. Inoltre la specificità viene riconosciuta anche ai vigili del fuoco. Approvato anche l'emendamento Cirielli che consentirà al Cocer di sedere al tavolo di negoziazione per il rinnovo della parte economica del contratto.

Lavoro in nero - Riscritte le sanzioni amministrative per i datori di lavoro che non ottemperano l'obbligo di comunicazione preventiva di instaurazione di rapporto di lavoro subordinato, ad eccezione del lavoro domestico. La sanzione sarà da 1.500 a 12mila euro per ciascun lavoratore, maggiorata di 150 euro per ciascuna giornata di lavoro effettivo. Inoltre, l'importo della sanzione va da mille a ottomila euro per ciascun lavoratore, maggiorato di trenta euro per ciascuna giornata di lavoro irregolare nel caso in cui il lavoratore risulti regolarmente occupato per un periodo lavorativo successivo.

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martedì 28 ottobre 2008

Accolto ordine del giorno dell'on.Simone Baldelli sui vincitori di concorso

ECCO IL TESTO

La Camera,

premesso che:

dopo anni di blocco e di relative proroghe di graduatorie vi sono oltre 70.000 vincitori di concorso ed altrettanti idonei in attesa di assunzione;

il monitoraggio di cui all'articolo 37-bis, comma 7, del provvedimento in esame permetterà di avere un quadro preciso delle graduatorie ancora vigenti con le relative qualifiche e il numero dei vincitori eventualmente ancora da assumere, i quali avranno priorità rispetto alle assunzioni del personale con contratto a tempo determinato, in ottemperanza all'articolo 97 della Costituzione che recita: «Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.»;

il Governo sta cercando, nel provvedimento in oggetto e anche attraverso altre disposizioni, di introdurre nella pubblica amministrazione nuovi criteri di merito e premialità,

impegna il Governo

ad intervenire sull'attuale normativa affinché l'autorizzazione a bandire i concorsi sia maggiormente correlata con quella ad assumere, o comunque affinché si sviluppi un meccanismo grazie al quale i vincitori di concorso non siano costretti ad aspettare anni per essere assunti dopo aver superato brillantemente le prove.
9/1441-quater/12. Baldelli.

tratto da blog dell'on. Simone Baldelli

sabato 18 ottobre 2008

No Gelmini day e i co.co.co della scuola...



Come rispondere a questa signora? Scrivetelo nei commenti

mercoledì 15 ottobre 2008

ORDINE DEL GIORNO DELL'ON. SIMONE BALDELLI SUI CONCORSI

ORDINE DEL GIORNO SUL DDL LAVORO COLLEGATO ALLA FINANZIARIA (A.C. 1441 -quater - A)

ORDINE DEL GIORNO


La Camera,

premesso che:

dopo anni di blocco e di relative proroghe di graduatorie vi sono oltre 70.000 vincitori di concorso ed altrettanti idonei in attesa di assunzione;

il monitoraggio di cui all'articolo 37-bis, comma 7, del provvedimento in esame permetterà di avere un quadro preciso delle graduatorie ancora vigenti con le relative qualifiche e il numero dei vincitori eventualmente ancora da assumere, i quali avranno priorità rispetto alle assunzioni del personale con contratto a tempo determinato, in ottemperanza all'articolo 97 della Costituzione che recita: «Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.»;

il Governo sta cercando, nel provvedimento in oggetto e anche attraverso altre disposizioni, di introdurre nella pubblica amministrazione nuovi criteri di merito e premialità,

impegna il Governo

ad intervenire sull'attuale normativa affinché l'autorizzazione a bandire i concorsi sia maggiormente correlata con quella ad assumere, o comunque affinché si sviluppi un meccanismo grazie al quale i vincitori di concorso non siano costretti ad aspettare anni per essere assunti dopo aver superato brillantemente le prove.
9/1441-quater/12. Baldelli.

tratto dal blog dell'on.Simone Baldelli

CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTI GLI ORDINI DEL GIORNO PRESENTATI AL DDL LAVORO COLLEGATO ALLA FINANZIARIA (A.C. 1441 -quater- A)

lunedì 13 ottobre 2008

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Spett.le redazione, chi Vi scrive è uno dei 1400 idonei rimasti in attesa da otto anni del concorso pubblico a 184 posti di Vigile del Fuoco bandito nel 1998.
Da martedì 7 ottobre scorso, in piazza Montecitorio, è costantemente presente un gruppo di idonei che porteranno avanti ad oltranza lo sciopero della fame fino a quando chi di dovere non darà una risposta concreta e definitiva a questa situazione.
Per l'anno 2008 il governo ha autorizzato l'assunzione di 1135 vigili discontinui (precari), che a differenza nostra non hanno dovuto nemmeno superare le cinque prove concorsuali, bensì solo una di esse, la prova ginnica.
La cosa assurda è che con il decreto milleproroghe 2008 hanno autorizzato la proroga della validità della nostra graduatoria per l'ottavo anno consecutivo per assumere solo 52 unità a fronte delle 1135 unità dei discontinui (precari).
Abbiamo, già da tempo, costituito un Comitato che lotta giorno dopo giorno per far valere i propri diritti sanciti dall’articolo 97 della Costituzione, che recita: “Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso”, questa precisazione è stata più volte ricordata
anche dal Ministro Brunetta, però purtroppo, non ne vediamo riscontro.
Stando al parere emesso dal Dipartimento della Funzione Pubblica (UPPA n°2/08), sussiste il vincolo, più volte ribadito dalla giurisprudenza costituzionale, di garantire l’adeguato accesso dall’esterno (mediante concorso) in misura non inferiore al 50 per cento dei posti utilizzati,
configurandosi, infatti, la stabilizzazione, come progressione verticale. Purtroppo, anche di questo non abbiamo riscontro.
Il Comitato idonei 184 V.F. è disposto a qualsiasi cosa pur di vedere realizzato questo sogno ed è per questo che La invita a divulgare ufficialmente la notizia di questa nostra iniziativa, sperando di
sensibilizzare l'opinione pubblica ed ottenere finalmente risposte concrete dallo Stato, per il quale in futuro, si spera, saremmo disposti a dare la nostra vita.
Cordiali saluti, un idoneo del concorso 184 V.V.F.

LETTERA FIRMATA

venerdì 3 ottobre 2008

IL SOLE 24 ORE - 3 OTTOBRE 2008
IL DDL SUL LAVORO. APPROVATO IN COMMISSIONE.
NEI CONCORSI A PARITA' DI PUNTEGGIO PREVALE CHI RISIEDE IN REGIONE



ITALIA OGGI - 3 OTTOBRE 2008
LE NOVITA' DELLA MANOVRA
MOGLIE...E TRAVET DEI PAESI TUOI



tratto dal blog dell'on. Simone Baldelli

giovedì 2 ottobre 2008

FINANZIARIA: BALDELLI (PDL), RICONOSCIMENTO VINCITORI CONCORSI

(ANSA) - ROMA, 2 OTT - Simone Baldelli, del Pdl, rivendica il subemendamento al disegno di legge collegato alla finanziaria, approvato dalla commissione lavoro della Camera, sulla ''priorità di assunzione dei vincitori di concorso all'interno delle procedure di stabilizzazione''.
''Si tratta - spiega Baldelli - di un atto importante e concreto di attenzione verso decine di migliaia di vincitori di concorso che da anni aspettano di essere assunti e che oggi, grazie alle disposizioni volute dal ministro Brunetta, ulteriormente rafforzate dal subemendamento approvato ieri, vedono non più mortificato come negli anni scorsi, ma riconosciuto e premiato, il merito che loro stessi hanno dimostrato''. (ANSA).

tratto dal blog dell'on. Simone Baldelli

APPROVATO SUBEMENDAMENTO AL DDL LAVORO DEL GOVERNO DELL'ON.SIMONE BALDELLI SUI VINCITORI DI CONCORSO

IERI NELLA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA E' STATO APPROVATO UN SUBEMENDAMENTO DELL'ON. SIMONE BALDELLI AL DDL SUL LAVORO DEL GOVERNO CHE DA' PRIORITA' ALL'ASSUNZIONE NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DEI VINCITORI DI CONCORSO RISPETTO ALLA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE CON CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO. RIPORTIAMO DI SEGUITO UNA AGENZIA DI STAMPA (TRATTA DAL SITO DELL'ON.SIMONE BALDELLI):

FINANZIARIA:DDL LAVORO; OK COMM., SI ALLENTA STRETTA PRECARI

(ANSA) - ROMA, 2 OTT - Via libera della commissione Lavoro della Camera al disegno di legge collegato alla finanziaria che tra l'altro prevede lo stop alla stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione. Ora il testo, con tutte le novita' aggiunte nel corso dei lavori parlamentari, e' all'attenzione delle altre commissioni. Dopodiche', forse gia' in giornata, sara' votato il mandato al relatore e poi tocchera' all'Aula di Montecitorio.
Il provvedimento arrivera' all'esame dell'Assemblea con alcuni 'ritocchi'. La novita' principale e' la misura che riguarda i precari: i deputati hanno infatti votato l'emendamento del governo nella versione piu' soft (quella che posticipa a fine giugno l'introduzione delle novita'). La stretta sui lavoratori a tempo determinato ha poi subito un'ulteriore allentamento attraverso alcune alcune modifiche apportate in nottata durante l'esame in commissione: e' infatti passato un sub-emendamento (a firma del Pd, ma riformulato dal relatore) che prevede che ''ogni caso sono fatte salve le procedure di stabilizzazione in corso per le quali si sia proceduto all'espletamento delle relative prove selettive alla data di entrata in vigore della presente disposizione''. Altra mini-modifica, quella a firma di Simone Baldelli che da' priorita' ai vincitori di concorso.
Il sottosegretario al Welfare Pasquale Viespoli ha sottolineato durante i lavori in commissione come ''le norme le norme per la stabilizzazione dei precari, contenute nelle due ultime leggi finanziarie, rischiavano di rimanere delle semplici 'norme manifesto''', con le quali ''si stabilizzavano piuttosto le aspettative dei precari che non i precari stessi''.
Comunque, prosegue il sottosegretario, le novita' introdotte dal governo con la riformulazione dell'emendamento ''crea le premesse per un approfondimento che consente di individuare esattamente la platea dei beneficiari e le risorse necessarie''.
Da parte sua il Pd, con Cesare Damiano, continua a puntare alla cancellazione totale del blocco della stabilizzazione dei precari, ma al contempo riconosce come le modifiche apportate rispetto al testo originario rappresentino ''un passo avanti''. Resta il fatto, dice pero', ''che se questa norma verra' approvata migliaia di persone resteranno senza lavoro''.

P.A.: BRUNETTA, BASTA STORIE. SU PRECARI PRECEDENZA A VINCITORI CONCORSO

(ASCA) - Roma, 2 ott - Vita dura per i precari che lavorano nelle varie amministrazioni dello Stato. Con il turn over bloccato la precedenza all'ingresso nelle pubbliche amministrazioni verra' data a ''coloro che hanno vinto un concorso e magari da tre anni attendono a casa di essere chiamati''. Chi invece ''e' entrato al lavoro da uno, due, cinque mesi ed e' a termine puo' tranquillamente finire il suo periodo e poi andare via''. Lo sostiene il ministro della Pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, intervenendo alla trasmissione su Radio 3.

fdv/sam/bra

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P.A. Brunetta: «Occorre un'operazione trasparenza»

Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha presentato stamattina la "Relazione al Parlamento sullo stato della P.A. - Anno 2007". Secondo il ministro proprio la pubblica amministrazione, con il suo «divario di inefficienza e produttività che la separa dai settori privati» può essere considerata una grande risorsa inespressa. «Proprio il settore della pubblica amministrazione può essere il settore trainante del recupero complessivo di produttività del sistema» afferma Brunetta. Il progetto di riorganizzazione proposto dal ministro punta su 4 punti cardine: meritocrazia, efficienza, trasparenza e innovazione. Con la riforma proposta Brunetta promette un giro di vite con la lotta all'assenteismo, la ridefinizione delle norme in materia di dirigenza e di responsabilità dell'azione pubblica, la formulazione di un nuovo modello contrattuale, la ridefinizione delle regole sulla mobilità.

Uno dei punti fondamentali del programma del ministro è la cosiddetta "Operazione trasparenza", ossia il monitoraggio delle assenze dei dipendenti pubblici, la misurazione degli oneri amministrativi, lo stipendio di dirigenti pubblici, consulenti e collaboratori. «Trasparenza sono consulenze fatte in base alla legge. E' bene però che gli italiani sappiano dove sono, quali sono, chi le fa» ha detto il ministro, che ribadisce: «Grandissimo rispetto per i funzionari, i dirigenti, per tutti quelli che hanno alta professionalità da poter fare consulenze anche verso altre amministrazioni e verso l'esterno». Sul tema dei precari Brunetta ha poi affermato di aver compiuto un censimento di tutte le amministrazioni che hanno contratti a termine per «sapere chi sono, quanti sono, da quanto tempo, quali qualifiche. Sapere se queste amministrazioni hanno fatto le selezioni in base alla legge e sapere se ci sono dei vincitori di concorso nelle stesse amministrazioni, che hanno ovviamente priorità rispetto a questi contratti a termine». I dati di questa «anagrafe del lavoro precario nelle pubbliche amminstrazioni» verranno pubblicati entro 60 giorni - promette il ministro - e «sulla base di questi dati valuteremo il da farsi rispetto ai percorsi concorsuali e di stabilizzazione, sempre con riguardo ai vincitori di concorso».
(01/10/2008)

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martedì 30 settembre 2008

Roma, 30 set. - (Adnkronos)- Valentina Benni e' brava, certo, ma non ha vinto il concorso e nella pubblica amministrazione si entra solo per concorso. Cosi' il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, in un'intervista a "La Repubblica", ritorna sul caso della precaria Valentina Benni, premiata per i suoi meriti ma che non ha ottenuto l'assunzione a tempo indeterminato in base ad una norma collegata alla Finanziaria che blocca la stabilizzazione di 50mila dipendenti pubblici anche se gia' inseriti in graduatoria. "Dovra' vincere un concorso -dice Brunetta- non lo dico io ma la Costituzione".

"In Italia -aggiunge il ministro- nello Stato si entra per concorso e quando ci sono posti disponibii. Non sarebbe giusto scavalcare chi lo ha gia' vinto come non e' giusto creare illusioni in chi cerca un impiego a tempo pieno". E per i meritevoli ma precari da anni la speranza arriva, dice il ministro, "in base a una norma da me proposta ma che dovra' essere approvata dal Parlamento" grazie alla quale "potranno esserci concorsi riservati per una quota del 40%, e destinati a chi ha gia' lavorato nella funzione pubblica con contratti atipici".

Riguardo la trattativa con i sindacati per i contratti del pubblico impiego, Brunetta aggiunge: "Non c'e' alcun ultimatum. La partita e' ancora tutta da giocare riguardo a come le risorse previste dalla Finanziaria in termini di produttivita', efficienza e meriti. I contratti non sono prendere o lasciare, la manovra - e le cifre stanziate - invece si': ci sono tre miliardi, niente di piu', niente di meno e non c'e' spazio per balletti di cifre".

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LA REPUBBLICA DEL 30 SETTEMBRE 2008: STATALI, SI ENTRA SOLO PER CONCORSO

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venerdì 26 settembre 2008

mercoledì 17 settembre 2008

BRUNETTA: statali solo per concorso pubblico

Il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta precisa: "nella pubblica amministrazione si entrera' solo per concorso, e chi ha un contratto a termine alla scadenza del proprio lavoro non potra' accampare diritti". Il ministro lo ha dichiarato in un'intervista a Radio Radicale. "Basta con i precari - ha spiegato Brunetta - Nella pubblica amministrazione si deve entrare perconcorso e dopo aver vinto un concorso ci deve essere il posto di lavoro". (Agr)


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lunedì 8 settembre 2008

IL SOLE24ORE DEL 24 AGOSTO 2008: 300 ispettori in più contro il sommerso

L'impegno c'è: nell'elenco delle spese da tagliare, non figurerà la voce dell'attività di vigilanza sui luoghi di lavoro. Anzi, il ministero del Welfare vuole rafforzare l'azione del drappello degli ispettori per tutelare la sicurezza, combattere il lavoro irregolare e l'utilizzo fuori norma dei minori.
Entro il 2009 ne saranno assunti 300 e il ministero ha in programma anche un investimento in nuove tecnologie informatiche, per utilizzare i controlli on line e le informazioni che arrivano dalle comunicazione obbligatorie delle imprese, coinvolgendo Inps, Inail e il Comando dei carabinieri dedicato all'attività ispettiva.
Nel 2007 c'è stato un incremento dell'attività e sono i dati a dimostrare i risultati positivi, in base al Rapporto annuale del ministero: se si tiene conto solo dei dati del Welfare, le aziende ispezionate sono aumentate del 30,75%, quelle scoperte irregolari del 46,31%, i lavoratori fuori norma hanno avuto un +89,21%, quelli in nero +40,40%, mentre il recupero dei contributi e dei premi evasi è stato di +3,78 per cento.
In particolare, sono state ispezionate 197.247 aziende, ci cui 101.437 trovate irregolari: i lavoratori fuori dalla norma ammontano a 161.437, di cui 52.998 totalmente in nero, mentre il recupero dei premi è stato pari a 267milioni 471mila euro.
I numeri crescono se si allarga il raggio anche ai controlli effettuati da Enpals, Inail e Inps: complessivamente le aziende ispezionate sono aumentate del 17%, +24% le aziende irregolari; +45,95% di lavoratori irregolari, di cui 12,84 in nero; +22,90% il recupero di premi e contributi evasi (su questa voce +29% è la sola Inps, mentre l'Inail ha segnato -4,61 e l'Enpals -38,48).
Un buon risultato per i 3.761 ispettori del ministero del Welfare, i 1.753 dell'Inps, i 404 dell Inail e i 42 dell'Enpals, con l'aiuto di 503 carabinieri.
Dai dati emerge anche un'inaspettata geografia italiana: in base ai dati del ministero del Welfare, dei 13.087 lavoratori extracomunitari irregolari (sui 66.544 occupati nelle aziende ispezionate) 3.844 non avevano il premesso di soggiorno. A guidare la classifica è la Lombardia, con 659 lavoratori, seguita dalla Toscana (517), il Piemonte (487) e la Calabria (366). Anche l'impiego irregolare dei minori (sui quasi 3mila oggetto di verifica, 1.251 sono risultati irregolari) vede in testa la Lombardia (345), seguita da Puglia (249), Sardegna (242) e Piemonte (190).
Per quanto riguarda la sicurezza e l'igiene, le violazioni più ricorrenti riguardano il settore edile (33.048). La distribuzione territoriale stavolta vede in testa la Campania, con 5.551 violazioni, seguita da Puglia, con 4.145, Lazio, con 4.145 e Lombardia, con 3.620.
Il settore edile è anche quello dove è stato più consistente il numero di provvedimenti di sospensione dell'attività delle imprese. Dal 12 agosto 2006 al 31 dicembre 2007 sono stati ispezionati 37.129 cantieri, dove sono state trovate 58.330 aziende, di cui il 57%, cioè 33.470, irregolari. Per 3.052 imprese è scattata la sospensione, soprattutto per la presenza di lavoratori irregolari. Il 41% dei provvedimenti sono stati revocati per la successiva regolarizzazione, che ha portato ad un saldo positivo di lavoratori occupati di quasi 75mila unità e un recupero contributivo di 34milioni e 740mila euro.
Dalla metà dall'anno scorso la possibilità di sospendere l'attività è stata estesa a tutti i settori: negli ultimi sei mesi del 2007 sono stati adottati 1.160 provvedimenti, di cui 1.158 per lavoro irregolare. La maggior parte delle aziende sospese sono pubblici esercizi, cioè bar, ristoranti e locali notturni, e il commercio in generale.
Quasi il 68% delle sospensioni è stato revocato (a tal fine viene richiesta la regolarizzazione delle condizioni di lavoro e il pagamento di una sanzione amministrativa). Per quest'ultima voce, sono entrati nelle casse dello Stato quasi 2 milioni e mezzo di euro.
(N.P.)

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"Potenziare gli organici degli ispettorati del lavoro": la richiesta di Foti alla Camera

"Potenziare gli organici degli ispettorati del lavoro": la richiesta di Foti alla Camera

Un appello per aumentare il numero degli ispettori, tramite l’assunzione del contingente di idonei all’ultimo concorso e un definitivo scorrimento delle graduatorie regionali. E’ quanto chiede il parlamentare del Pdl in un’interrogazione indirizzata al ministro Sacconi. A supporto della propria tesi, Foti cita il rapporto dell’Inail sugli infortuni sul lavoro per l’anno 2007

ROMA - Un appello per aumentare il numero di ispettori del lavoro mediante assunzione del contingente di idonei all'ultimo concorso, tramite un definitivo scorrimento delle graduatorie regionali. Lo ha formulato Antonino Foti del Pdl in un'interrogazione indirizzata all'attenzione del ministro del Welfare Maurizio Sacconi. A supporto della propria tesi, Foti cita il rapporto dell'Inail sugli infortuni sul lavoro per l'anno 2007 che vede al primo posto le costruzioni, seguite dalla lavorazione del legno e dall'estrazione di minerali, tra i settori maggiormente a rischio, nei quali si verificano incidenti gravi.

Le competenze in materia di vigilanza sulla sicurezza sul lavoro, di norma sono affidate alle Unitarie sanitarie locali (Ausl). Un decreto del 1997 ha però esteso agli ispettori del lavoro la vigilanza rispetto ad attività comportanti rischi particolarmente elevati, individuate nel settore delle costruzioni edili o di genio civile, nei lavori in sotterraneo e gallerie ed in quelli mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei.

Oggi il ministero del Lavoro dispone di circa 300 unità utilmente collocati nelle graduatorie dell'ultimo concorso pubblico per il profilo professionale ispettore del lavoro. Inoltre, ricorda sempre Foti, la legge finanziaria per il 2008 ha previsto lo stanziamento di risorse finanziarie da destinarsi all'assunzione di personale ispettivo nell'organico del ministero del Lavoro e previdenza sociale nella misura di 1 milione di euro per il corrente anno, 8 milioni per il 2009, 16 milioni dal 2010. Perché dunque non utilizzare queste risorse per potenziare gli organici contro gli infortuni sul lavoro? (dp)

Di seguito il testo dell'interrogazione:
ANTONINO FOTI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
in base al recente rapporto INAIL sugli infortuni sul lavoro per l'anno 2007 tra i settori maggiormente a rischio, nei quali si verificano incidenti gravi, tali da provocare un'invalidità permanente, al primo posto troviamo le costruzioni, seguite dalla lavorazione del legno e dall'estrazione di minerali che sempre in base al suddetto rapporto il costo sociale degli infortuni sul lavoro in Italia calcolato dall'INAIL per l'anno 2005 ammonta a quasi 45 miliardi e mezzo di euro, pari a circa il 3,21 per cento del Prodotto interno lordo;
nello specifico i costi assicurativi sono stati solo 11.760 miliardi di euro, a fronte di 14.377 miliardi per gli interventi e i dispositivi di prevenzione e di ben 19.307 per le altre spese legate ai danni da lavoro;
lavoro nero ed irregolare, la riemersione del caporalato, il frenetico indotto di appalti e subappalti con il fuorviare di illecite committenze, costituiscono primario rapporto di causa ed effetto per la produzione di incidenti sul lavoro;
i dati devono indurre a riflettere: 3,5 milioni di lavoratori irregolari; 1,5 milioni di occupati che svolgono la propria prestazione lavorativa con restrizioni e condizionamenti; 1 su 4 i lavoratori nel nostro Paese che operano nel sommerso (triste record tra i paesi europei con i nostri standard di industrializzazione), 1,6 milioni di maestranze addette nel settore dell'edilizia di cui il 50 per cento extracontratto, ai dati occorre anche aggiungere la miriade di imprese irregolari non censite;
i settori sopracitati sono soggetti all'attività di vigilanza dell'Ispettorato del lavoro, il quale svolge un'importante attività di prevenzione anche attraverso l'emersione del lavoro irregolare rappresentando, altresì, uno strumento di recupero contributivo;
il Ministero del lavoro dispone di un bacino di potenziali ispettori - circa 300 unità utilmente collocati nelle graduatorie (prorogate fino al 2010 per espressa disposizione decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248) dell'ultimo concorso pubblico per l'area funzionale C2 - profilo professionale ispettore del lavoro;
la legge finanziaria per il 2008, articolo 1 comma 346 lettera d), ha previsto lo stanziamento di risorse finanziarie da destinarsi all'assunzione di personale ispettivo nell'organico del Ministero del lavoro e previdenza sociale nella misura di 1 milione di euro per il corrente anno, 8 milioni per il 2009, 16 milioni dal 2010;
uno dei punti cardini del programma del Governo concerne l'incremento delle tutele delle garanzie e dei controlli in materia di sicurezza sul lavoro -:
se il Governo intenda procedere al potenziamento degli organici mediante assunzione dell'ultimo contingente di idonei tramite un definitivo scorrimento delle graduatorie regionali.
(29 luglio 2008)

tratto da www.superabile.it

sabato 26 luglio 2008

Nella finanziaria norma contro le stabilizzazioni dei precari

Stop ad assunzione dopo controversie

La manovra "anti-precari" appena approdata in Senato contiene una misura che, una volta diventata legge, renderà "permanente" la loro condizione. Secondo quanto apprende l'agenzia Agi, un emendamento del governo, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera e recepito dal maxiemendamento, preclude in sostanza ai lavoratori precari la possibilità di ottenere dal magistrato la stabilizzazione del loro rapporto di lavoro.

Finora il giudice, che riscontrava irregolarità sul ricorso ad uno o più contratti a termine, poteva obbligare il datore di lavoro a riammettere in servizio il lavoratore con un contratto a tempo indeterminato. Ma sembra non sarà più così.

La manovra prevede che il giudice dovrà limitarsi ad applicare all'azienda una sanzione di entità variabile tra le 2,5 e le 6 mensilità (la stessa prevista per le imprese al di sotto dei 15 dipendenti). La nuova norma, sempre che il Senato non modificherà il testo, si dovrà applicare anche ai giudizi in corso all'entrata in vigore della legge.

Stando così le cose, il datore di lavoro potrà effettuare una serie pressoché infinita di contratti a termine rischiando al massimo una sanzione di importo pari a sei mensilità.(

Confindustria: "Direzione giusta"
La norma "anti-precari", contenuta nella manovra ora all'esame del Senato, "va nella giusta direzione": questo il giudizio del direttore generale di Confindustria, Maurizio Beretta, in merito alla misura che preclude per il lavoratore precario la possibilità di ottenere dal magistrato la stabilizzazione del contratto, in caso di irregolarità accertate. "Un po' di semplificazione - spiega Beretta - e di minor rigidità è quello che serve al mercato del lavoro. In questo, come in altri casi, non è di sanzioni che abbiamo bisogno ma di norme praticabili, che abbiano un senso logico rispetto alla reale situazione".

Cgil: "La norma è iniqua"
"Si aumenta la disparità tra lavoratori e imprese", dando a queste ultime "mano libera" sull'utilizzo dei contratti a termine, spiega Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil con delega al mercato del lavoro. La norma prevede, in caso di irregolarità nella causale di utilizzo del contatto a termine, l'obbligo per le imprese di indennizzare il lavoratore precario, ma non di riammetterlo al posto di lavoro. E' una misura "molto negativa - aggiunge Fammoni - che lascia aperta ogni possibilità per le aziende sull'uso del contratto a termine, senza che, in caso di irregolarità, queste abbiano alcuna ripercussione futura".

Fonte: Tgcom
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venerdì 25 luglio 2008

Interrogazione parlamentare

Interrogazione dei senatori Donatella Poretti e Marco Perduca al Ministro per la Pubblica amministrazione e Innovazione e al Ministro della Difesa

premesso che:

in un servizio del quotidiano IlSole24Ore dell’11 novembre 2007, pag. 11, dal titolo «Settantamila precari di serie B. Sono i vincitori di concorso ancora senza posto. La sanatoria alimenta i ricorsi», e secondo le notizie diffuse dal «Comitato vincitori non assunti della Pubblica Amministrazione» attraverso il sito Internet www.vincitori-non-assunti.org, sono circa 70.000 i cittadini che, vincitori e/o idonei di concorsi pubblici, sono ancora -spesso da anni- in attesa di assunzione. Tra questi, circa 700 presso il Ministero della Difesa;

nonostante l’esistenza di concorsi del Ministero della Difesa, con regolari vincitori che non sono mai stati assunti, vengono banditi ulteriori concorsi con altrettanti costi economici;

secondo il “Comitato vincitori non assunti della Pubblica Amministrazione”, dalla data di approvazione della graduatoria dei concorsi, ogni tentativo di ottenere notizie dai Ministeri di riferimento dei concorsi sulle date di assunzione, si sono risolti in un nulla di fatto: la motivazione sarebbe, a causa del blocco delle assunzioni, la mancanza di autorizzazione della Funzione Pubblica;

la situazione si è ulteriormente aggravata con il decreto legge 25 giugno 2008, n.112 (Art.66 sul Turn Over) che restringe le possibilità di queste assunzioni.

Per sapere:

per quale ragione vengano banditi concorsi se coloro che hanno gia’ vinto in passato non sono stati ancora assunti;

quali iniziative il Ministro intenda prendere a tutela dei vincitori di pubblici concorsi, perche’ sia garantito il loro diritto all’assunzione;

come si intenda agire, in presenza di vincitori e/o idonei di concorso non assunti, perchè le singole amministrazioni non bandiscano ulteriori concorsi per le stesse mansioni e/o posizioni senza aver provveduto alle assunzioni dei precedenti vincitori;

se non si ritenga opportuno disporre l’assunzione immediata dei vincitori di concorso ancora in attesa.
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lunedì 21 luglio 2008

TURN OVER MANOVRA ECONOMICA (A.C. 1386)

L'articolo di riferimento è il 66. Ecco schematicamente in breve cosa c'è nella manovra:

ANNO 2008: resta come prima, ogni 10 cessazioni ci saranno 4 precari da stabilizzare e 2 assunzioni da concorso - vedi commi 2 e 4;

ANNO 2009: ogni 10 cessazioni ci saranno un precario da stabilizzare ed un vincitore da assumere (questi ultimi godono anche di varie proroghe finanziate con 75 milioni di euro che equivalgono ad altre 1000 assunzioni) - vedi commi 3, 5 e 6;

ANNI 2010-2011: 2 assunzioni da concorso ogni 10 cessazioni (nessuna stabilizzazione) - vedi comma 7;

ANNO 2012: 5 assunzioni da concorso ogni 10 cessazioni (nessuna stabilizzazione)- vedi comma 9

NOTA: tali restrizioni non si applicano per le categorie protette e per le forze dell'ordine. Università ed enti di ricerca hanno un regime diverso.
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martedì 24 giugno 2008

martedì 17 giugno 2008

XI Commissione - Lavoro Pubblico e Privato

RESOCONTO STENOGRAFICO

AUDIZIONE

SEDUTA DI MERCOLEDI' 11 GIUGNO 2008



SIMONE BALDELLI
. Ringrazio il Ministro per la sua presenza puntuale e per il quadro di insieme che in questo momento ci ha dato, anche nella consapevolezza che si tratta di un terreno strategico.
Condividiamo l'osservazione del Ministro sul fatto che la pubblica amministrazione, in questo momento, può essere volano di sviluppo o, addirittura, di freno. Su un tale elemento esiste l’apprezzabile necessità di instaurare un dialogo, raccogliendo gli spunti migliori in termini di eredità riformista che è stata messa in cantiere in questi anni. Mi riferisco tanto a proposte poi divenute leggi vigenti, quanto ad altri spunti di iniziativa politica. Penso ad esempio al disegno di legge Nicolais, che pure è stato approvato da un ramo del Parlamento e poi è rimasto fermo al Senato nella scorsa legislatura.
In parte condividiamo anche l'approccio di una pubblica amministrazione che, se efficiente e funzionante, diventa strumento di equità sociale, nel senso che diventa quel servizio a cui si rivolgono coloro che davvero hanno più bisogno, a differenza di coloro che possono comprare il pubblico nell'ambito di un servizio privato.
Si riconosce, nella pubblica amministrazione che funziona bene, un meccanismo sociale autentico, che aiuta i cittadini che hanno necessità e diventa elemento di sviluppo per l'impresa.
Occorre staccarsi completamente da una logica che vede la pubblica amministrazione agire nella funzione di ammortizzatore sociale, cioè come elemento in cui debba essere assorbita tutta una quantità di individui, di figure socialmente deboli, con i precedenti che abbiamo avuto, dai lavoratori socialmente utili fino alla stabilizzazione che è stata, seppure con certi distinguo, un'operazione su cui ancora adesso risulta piuttosto difficile ricostruire un credibile quadro di impatto finanziario e di valutazione numerica (anche se sappiamo che ci sono stati allarmi provenienti persino dalla Corte dei conti).
In un quadro generale di tre milioni settecento mila dipendenti e quattrocentomila eccedenze, dichiarati dall'allora Ministro Nicolais all'inizio del suo mandato nel 2006, si percepisce l'esigenza di incardinare un concreto discorso di meritocrazia.
È apprezzabile la riflessione del Ministro, quando dice che il pesce puzza dalla testa, che la parte datoriale non riesce a svolgere effettivamente la propria funzione per logiche di compromesso, di quieto vivere e di pace sociale (interna sia alla funzione pubblica, sia al Paese), nonché per un certo modo di intraprendere la relazione industriale. Questa difficoltà è stata effettivamente, sino ad oggi, riscontrata.
Credo che in questo momento, se esistono una volontà e una convergenza a livello parlamentare, politico e anche sindacale (mi pare che ci siano stati segnali importanti, al riguardo), si possa svolgere un ragionamento serio sia in termini - per dirla in linguaggio giornalistico - di lotta al “fannullismo”, sia in termini di controllo e lotta all’assenteismo. Dobbiamo riuscire a raggiungere, nel pubblico, un obiettivo che solo in Italia sembra una rivoluzione copernicana: pagare di più chi lavora di più, pagare di meno chi lavora di meno e poter licenziare chi, in maniera sistematica, non si reca al lavoro.
Abbiamo visto che parti di normative - penso al decreto legislativo n.165 del 2001 - in ordine alla mobilità, non sono state applicate. Esiste una disciplina industriale di contratti del pubblico impiego, che pure prevedeva norme per sanzionare l’assenteismo, su cui si è verificato un abbassamento della guardia negli ultimi anni e su cui, invece, la guardia va rialzata. Sappiamo che esiste un meccanismo difficile, con episodi di cronaca, in ambito sanitario, con processi, licenziamenti e inchieste penali sull’assenteismo.
È necessario dare un segnale, poiché combattere il “fannullismo” e l’assenteismo ci permette di valorizzare quei tanti dipendenti che nel pubblico lavorano. Nel sistema pubblico, quando di due dirimpettai di scrivania uno lavora molto, l’altro non lavora per niente, e guadagnano ambedue lo stesso stipendio, c’è qualcosa che non va e soprattutto si mortifica colui che lavora di più. In questo senso, credo che anche a livello di relazioni industriali, di rinnovo del contratto (su cui si è aperto un dibattito, che è durato per quasi tutta l’intera scorsa legislatura, sull’assegnazione della produttività), penso che si possa tentare di fare, con una certa rigidità, una scommessa sulla dirigenza.
Abbiamo sentito, per molto tempo, accusare la dirigenza di essere una delle cause del malfunzionamento della pubblica amministrazione. Questo può essere vero in parte, completamente, oppure per niente, ma possiamo provare a fare una scommessa per cercare di capire se la dirigenza possa diventare anche una delle possibili soluzioni, assegnandole poteri datoriali effettivi.
Concludo con un accenno rapido a un altro elemento su cui poi, con il tempo, lei,signor Ministro, dovrà cercare di esprimere una valutazione e di disegnare un quadro di insieme. Abbiamo 70 mila vincitori di concorsi e 70 mila idonei che sono stati chiamati dal pubblico, attraverso bandi, a prepararsi e a studiare. Si tratta di persone che hanno vinto un concorso e che, da anni, aspettano di essere assunti dalla pubblica amministrazione. Credo che un tale fatto sia vergognoso per un Paese civile, specie in un clima in cui in passato sono state avviate stabilizzazioni e quant’altro, in cui spesso vigono meccanismi di natura diversa. Con 70 mila persone idonee e 70 mila vincitori, sorgerà forse la necessità di fare una riflessione complessiva anche sul meccanismo dei concorsi, legando l’autorizzazione a bandire alle effettive esigenze di pianta organica e all’autorizzazione ad assumere. Diversamente, abbiamo, con lo scollamento di questi due momenti, una serie di indizioni di concorsi «elettorali» che le amministrazioni fanno a fine mandato, con conseguenti vincitori di concorsi che rimangono senza assunzione.

RENATO BRUNETTA, Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione. (…) Sull’ISFOL e sui precari la mia posizione è quella di riflettere complessivamente sul tema che ci ha lasciato in eredità il Governo precedente, di fare fronte alle necessità considerando i diritti di chi ha vinto i concorsi, di chi ha superato esami di idoneità, mettendo in gerarchia queste figure e tralasciando altre forme demagogiche e populistiche, che non hanno alcuna ragione. (…)

TRATTO DA simonebaldelli.blogspot.com

giovedì 15 maggio 2008

Intervento dell'on.Simone Baldelli sul voto di fiducia della Camera dei Deputati al Governo Berlusconi

SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, credo che il mio sarà l'ultimo intervento in questo dibattito ampio, serio ed approfondito sulla fiducia al quarto Governo Berlusconi. Nel corso di questa mattinata il Presidente del Consiglio ha illustrato a grandi linee il progetto politico che sta alla base di questo Governo e che ispirerà l'azione politica di questo Governo.
Si tratta di un progetto politico che condividiamo assieme ad alcune riflessioni che riteniamo opportuno svolgere in questa sede. Il Presidente Berlusconi sa bene quante aspettative ci siano nei confronti di questo Governo e coglie perfettamente quale sia il clima di possibile cambiamento che si registra in questo Paese, di quante attese si faccia carico chi guida, in questo momento, l'Esecutivo e quanta sia la responsabilità sulle spalle del Presidente del Consiglio, dei ministri, dei sottosegretari e, per contro, anche di noi che rappresentiamo la maggioranza parlamentare.
Un Paese in grande difficoltà, con grande voglia di cambiare, di crescere e quindi si ragiona di competitività e di crescita, di aiuto ai più deboli, di famiglie che non riescono a raggiungere la fine del mese ed in questo senso credo che sia strategico, in un momento in cui parallelamente a questa risposta concreta si parla ai cittadini di grandi riforme, mettere in campo alcune discussioni che possono far confrontare maggioranza e opposizione. Ciò non soltanto sul tema delle riforme istituzionali e costituzionali e non soltanto sui Regolamenti parlamentari dove pure è evidente che il salto di qualità, rappresentato anche dall'interpretazione vigorosa, forte e politica di questa legge elettorale è stato un salto di qualità rispetto alla regola scritta ed anche la composizione di questo Parlamento, di fatto, supera alcuni incagli regolamentari. Credo, però, che si debba recuperare il tempo perduto sulla grande riforma della pubblica amministrazione, da un lato, e sulle politiche di welfare, le politiche sociali, dall'altro.
Mercato del lavoro e pensioni sono due facce della stessa medaglia. L'incarico del Ministro Sacconi, in questo senso, sarà importante.
Purtroppo abbiamo dei ritardi da dover colmare: abbiamo visto incagliarsi l'azione di Governo sull'abolizione dello scalone; abbiamo visto mettere le mani nei conti previdenziali della gestione separata dell'INPS, nelle tasche dei cosiddetti precari del lavoro privato; abbiamo visto bloccare meccanismi di scala mobile per le pensioni più alte dei dirigenti; abbiamo visto una visione del sistema del lavoro a nostro giudizio sbagliata, forse per una maggioranza costretta a certe scelte da una sinistra antagonista che oggi non è più in questo Parlamento. Abbiamo però visto aumentare i contributi per i lavori flessibili, per l'artigianato, con un presupposto che non condividiamo, cioè quello di dire: facciamo costare di più il mercato del lavoro flessibile in modo che non ci sia più l'incentivo alla flessibilità e che chi utilizza il lavoro flessibile possa utilizzare, invece, il lavoro stabile a tempo indeterminato. Sappiamo benissimo che questo è un assunto sbagliato, perché in realtà conduce chi vorrebbe utilizzare il lavoro flessibile al lavoro in nero, al sommerso, e non a un maggiore consolidamento delle posizioni professionali e contrattuali di coloro che, invece, in questo momento si trovano in condizioni di flessibilità.
C'è una grande sfida, anche di dialogo sociale con i sindacati. Credo che il Ministro Sacconi abbia l'esperienza e la caratura politica per intavolare un dialogo costruttivo, la riforma dei contratti, il progetto di detassazione della parte variabile e premiale del salario, la contrattazione di secondo livello.
C'è una grande possibilità e una grande occasione di affrontare i temi relativi al sociale e al lavoro; c'è una grande sfida, quella della riforma degli ammortizzatori sociali, cui dobbiamo guardare con grande interesse, sapendo che le forze datoriali, le forze sociali in rappresentanza dei lavoratori, tutti i cittadini in genere si aspettano molto da questo Governo.
Abbiamo un settore del pubblico impiego all'interno del quale bisogna riuscire a sancire quanto in tutto il mondo occidentale costituisce un principio acquisito, e che solo in Italia sembra una grande rivoluzione: poter pagare di più quanti lavorano di più, poter pagare di meno quanti lavorano di meno e poter licenziare chi in maniera sistematica, a lavorare, non ci va. Questo è un principio che, insieme a un certo modo di interpretare i rapporti industriali nel pubblico impiego, dobbiamo iniziare a considerare. Non possiamo più andare avanti a colpi di memorandum, dobbiamo cominciare a ragionare di meritocrazia, dobbiamo cominciare a pensare ad una maggiore efficienza di un sistema della pubblica amministrazione che, ce lo disse l'allora Ministro Nicolais, registrava 400 mila eccedenze già due anni fa, con tre milioni e 700 mila dipendenti pubblici.
Abbiamo 70 mila vincitori di concorso e 70 mila idonei che attendono risposte dallo Stato: anche a tale riguardo dobbiamo rivedere la politica delle cosiddette stabilizzazioni, dare risposte certe a coloro che sono «precari» nel pubblico impiego, ma smettere di fare quanto il precedente Governo ha fatto, forse convinto dalla parte sinistra dello schieramento: vale a dire, prendere in giro, illudere (e disilludere) tante persone, assunte a contratto a tempo determinato nel pubblico impiego, di potersi sistemare col posto fisso a vita, magari scavalcando chi ha vinto un concorso. Servono regole certe, rispetto della Costituzione, riduzione del contenzioso. Credo che al riguardo la meritocrazia possa essere una grande ricetta da applicare; in questo senso, avranno il loro da fare il Ministro delle pari opportunità Mara Carfagna, il Ministro per le politiche giovanili Giorgia Meloni. Sono grandi sfide che interessano le nuove generazioni.
Abbiamo un Parlamento in cui per fortuna chi ha condiviso le teorie e le proposte di Marco Biagi può ragionare a testa alta di un progetto comune. Dobbiamo dialogare con la parte riformista del centrosinistra su progetti concreti, su impegni concreti, su azioni concrete sociali, politiche ed economiche. Abbiamo un Parlamento dove c'è una sinistra socialista e riformista, un centrodestra popolare ed europeo. Credo che la levatura di Berlusconi nel discorso di oggi sia stata dimostrata da un approccio da statista, da uomo politico maturo, da uomo che crede nel dialogo e nella collaborazione di maggioranza e opposizione per un Paese finalmente democratico, in cui si riesca a rimboccarsi le maniche, a lavorare insieme, a dare risposte ai tanti cittadini che da questo Governo e da questo Parlamento risposte si attendono.

Tratto da XVI LEGISLATURA - Resoconto stenografico dell'Assemblea, Seduta n. 4 di martedì 13 maggio 2008

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