lunedì 8 settembre 2008

IL SOLE24ORE DEL 24 AGOSTO 2008: 300 ispettori in più contro il sommerso

L'impegno c'è: nell'elenco delle spese da tagliare, non figurerà la voce dell'attività di vigilanza sui luoghi di lavoro. Anzi, il ministero del Welfare vuole rafforzare l'azione del drappello degli ispettori per tutelare la sicurezza, combattere il lavoro irregolare e l'utilizzo fuori norma dei minori.
Entro il 2009 ne saranno assunti 300 e il ministero ha in programma anche un investimento in nuove tecnologie informatiche, per utilizzare i controlli on line e le informazioni che arrivano dalle comunicazione obbligatorie delle imprese, coinvolgendo Inps, Inail e il Comando dei carabinieri dedicato all'attività ispettiva.
Nel 2007 c'è stato un incremento dell'attività e sono i dati a dimostrare i risultati positivi, in base al Rapporto annuale del ministero: se si tiene conto solo dei dati del Welfare, le aziende ispezionate sono aumentate del 30,75%, quelle scoperte irregolari del 46,31%, i lavoratori fuori norma hanno avuto un +89,21%, quelli in nero +40,40%, mentre il recupero dei contributi e dei premi evasi è stato di +3,78 per cento.
In particolare, sono state ispezionate 197.247 aziende, ci cui 101.437 trovate irregolari: i lavoratori fuori dalla norma ammontano a 161.437, di cui 52.998 totalmente in nero, mentre il recupero dei premi è stato pari a 267milioni 471mila euro.
I numeri crescono se si allarga il raggio anche ai controlli effettuati da Enpals, Inail e Inps: complessivamente le aziende ispezionate sono aumentate del 17%, +24% le aziende irregolari; +45,95% di lavoratori irregolari, di cui 12,84 in nero; +22,90% il recupero di premi e contributi evasi (su questa voce +29% è la sola Inps, mentre l'Inail ha segnato -4,61 e l'Enpals -38,48).
Un buon risultato per i 3.761 ispettori del ministero del Welfare, i 1.753 dell'Inps, i 404 dell Inail e i 42 dell'Enpals, con l'aiuto di 503 carabinieri.
Dai dati emerge anche un'inaspettata geografia italiana: in base ai dati del ministero del Welfare, dei 13.087 lavoratori extracomunitari irregolari (sui 66.544 occupati nelle aziende ispezionate) 3.844 non avevano il premesso di soggiorno. A guidare la classifica è la Lombardia, con 659 lavoratori, seguita dalla Toscana (517), il Piemonte (487) e la Calabria (366). Anche l'impiego irregolare dei minori (sui quasi 3mila oggetto di verifica, 1.251 sono risultati irregolari) vede in testa la Lombardia (345), seguita da Puglia (249), Sardegna (242) e Piemonte (190).
Per quanto riguarda la sicurezza e l'igiene, le violazioni più ricorrenti riguardano il settore edile (33.048). La distribuzione territoriale stavolta vede in testa la Campania, con 5.551 violazioni, seguita da Puglia, con 4.145, Lazio, con 4.145 e Lombardia, con 3.620.
Il settore edile è anche quello dove è stato più consistente il numero di provvedimenti di sospensione dell'attività delle imprese. Dal 12 agosto 2006 al 31 dicembre 2007 sono stati ispezionati 37.129 cantieri, dove sono state trovate 58.330 aziende, di cui il 57%, cioè 33.470, irregolari. Per 3.052 imprese è scattata la sospensione, soprattutto per la presenza di lavoratori irregolari. Il 41% dei provvedimenti sono stati revocati per la successiva regolarizzazione, che ha portato ad un saldo positivo di lavoratori occupati di quasi 75mila unità e un recupero contributivo di 34milioni e 740mila euro.
Dalla metà dall'anno scorso la possibilità di sospendere l'attività è stata estesa a tutti i settori: negli ultimi sei mesi del 2007 sono stati adottati 1.160 provvedimenti, di cui 1.158 per lavoro irregolare. La maggior parte delle aziende sospese sono pubblici esercizi, cioè bar, ristoranti e locali notturni, e il commercio in generale.
Quasi il 68% delle sospensioni è stato revocato (a tal fine viene richiesta la regolarizzazione delle condizioni di lavoro e il pagamento di una sanzione amministrativa). Per quest'ultima voce, sono entrati nelle casse dello Stato quasi 2 milioni e mezzo di euro.
(N.P.)

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