sabato 19 gennaio 2008

Vincitori di concorsi decisi a tavolino...

di Dario Del Porto

La Procura: i candidati più bravi non avevano possibilità
Maffei lascia tra pochi giorni l´ufficio. Roberti Miller e Izzo in corsa per sostituirlo
Negli atti su cui si indaga la prove per assunzioni all´Autorità di bacino sinistra Sele
L´avvocato di Sandra Lonardo: reato insussistente, faremo ricorso al Riesame
L´Anm e il Csm: inaccettabili gli attacchi mossi contro la magistratura
SANTA MARIA CAPUA VETERE - «I concorsi pubblici non venivano vinti dai candidati più bravi e meritevoli ma esclusivamente da quelli "sponsorizzati" da Camilleri e dal suo partito», accusano i pm di Santa Maria Capua Vetere. E nell´inchiesta che tiene agli arresti il consuocero e la moglie dell´ex ministro Mastella vengono dedicate molte pagine a prove il cui esito sarebbe stato pilotato sotto la regia di Carlo Camilleri, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere ma in ospedale per ragioni di salute. Agli atti si fa riferimento soprattutto al concorso bandito nel 2006 dall´Autorità di bacino sinistra Sele, ente del quale l´indagato è segretario generale, per il conferimento di incarichi professionali a ingegneri, architetti, geologi e geometri.
Uno degli interlocutori intercettato commenta la performance di un geologo affermando che «è andato benissimo, però è uno che farà sicuramente il primo dei non eletti», perché non raccomandato. Si tratta di una circostanza che induce il gip Francesco Chiaromonte, nel suo provvedimento, a parlare di «inquietante protervia degli interlocutori che li porta persino a ironizzare sarcasticamente sulle sicure sorti di chi partecipa al concorso senza "adeguate coperture"».
Le pressioni politiche. Diverso invece il contesto nel quale sono maturare le contestazioni rivolte dagli inquirenti a Sandra Lonardo Mastella, indagata per tentata concussione nei confronti del manager dell´Azienda ospedaliera Sant´Anna e San Sebastiano di Caserta, e ad altri esponenti politici dell´Udeur, come gli assessori regionali Andrea Abbamonte e Luigi Nocera, coinvolti per l´episodio riguardante la nomina del commissario Asi di Benevento. Secondo i magistrati, la «fragilità dell´attuale situazione politico-amministrativa dell´amministrazione regionale e, ancor di più, dell´attuale governatore Bassolino» avrebbe contribuito a trasmettere carattere di vera e propria minaccia alle pressioni politiche esercitate da Clemente Mastella, ad esempio minacciando la crisi della giunta attraverso il comportamento in giunta dei suoi due assessori regionali. Il prosieguo di questo capitolo, sicuramente il più delicato dell´inchiesta per le sue ricadute sul governo nazionale anche alla luce delle dimissioni di Mastella dalla carica di ministro della Giustizia, si giocherà proprio su questo punto: con il confronto fra accusa e difesa sul contenuto e la qualificazione delle condotte sotto inchiesta: dialettica politica, per gli indagati, tentata concussione, per l´accusa.
Gli interrogatori. Oggi, alle 12.30, davanti al giudice per le indagini preliminari Chiaromonte, dovrà comparire l´ex segretario generale del Tar Campania, Vincenzo Lucariello, detenuto nel carcere di Poggioreale e indicato dagli inquirenti come «uomo di fiducia dell´Udeur» capace di porre in essere «costanti interventi presso le autorità giudiziarie amministrative per interessi riconducibili direttamente o indirettamente agli esponenti del partito» del Campanile. Assistito dall´avvocato penalista Salvatore Maria Lepre, Lucariello deve difendersi da accuse che vanno dall´associazione per delinquere fino al concorso in rivelazione del segreto d´ufficio. Non è stato ancora fissato invece l´interrogatorio di Camilleri. Il suo difensore, l´avvocato Renato Iappelli, ha chiesto accertamenti sulle condizioni di salute del suo assistito, ritenuto non in grado di sostenere un faccia a faccia con il gip. Domani sarà il turno, fra gli altri, di Sandra Lonardo Mastella, difesa dall´avvocato Titta Madia che annuncia ricorso al Riesame: «Il ricorso - spiega il legale - sarà incentrato sull´insussistenza del reato di concussione perché non esiste alcuna minaccia nelle telefonate intercettate». Sempre domani sarà la volta dell´assessore regionale Andrea Abbamonte, difeso da Alfonso Furgiuele. Entro una decina di giorni, il gip Chiaromonte dovrebbe completare gli interrogatori, poi gli atti saranno trasmessi a Napoli per competenza territoriale.
La Procura. Gli uffici giudiziari di Santa Maria Capua Vetere dovrebbero dunque spogliarsi del fascicolo istruito dai pubblici ministeri Alessandro Cimmino e Maurizio Giordano, che hanno coordinato il lavoro dei carabinieri di Caserta insieme al procuratore capo Mariano Maffei. Ieri la giunta distrettuale di Napoli dell´Associazione magistrati è intervenuta per difendere i colleghi ed esprimere «sgomento» per i contenuti del dibattito alla Camera di mercoledì durante il quale, si legge in una nota, i titolari del delicato procedimento «sono stati attaccati nell´esercizio delle funzioni che l´ordinamento loro assegna». Anche il Csm ha approvato una risoluzione nella quale parla di «attacco immotivato all´autonomia delle toghe». Ma nella Procura sammaritana questi sono giorni convulsi: alla fine di dicembre è iniziata l´ispezione ministeriale richiesta dalla Procura generale della Corte di Cassazione sulla base di alcuni esposti dai quali emergevano contrasti fra magistrati. E fra pochi giorni, il 28 gennaio, il procuratore Maffei dovrà lasciare l´incarico in base alle norme sulla temporaneità degli incarichi direttivi contenute nella riforma dell´ordinamento giudiziario. La guida dell´ufficio passerà al procuratore aggiunto Paolo Albano nella qualità di "facente funzioni" fino a maggio, quando anche Albano avrà completato il limite di otto anni fissato dalla legge. A quel punto, se non sarà stato nominato il nuovo capo, il timone passerà all´altro procuratore aggiunto, Luigi Gay. Il Consiglio superiore della magistratura (che ieri ha acquisito il filmato dell´incontro fra Maffei e i cronisti di mercoledì) ha comunque assicurato tempi rapidi per il completamento del concorso. Fra i candidati figurano il coordinatore del pool anticamorra della Procura di Napoli, Franco Roberti, il capo degli ispettori del Ministero, Arcibaldo Miller, e il procuratore di Cassino Gianfranco Izzo.

lunedì 7 gennaio 2008

L'ESPRESSO (PAG.62/63): PRECARI NELLA GIUNGLA

La Pubblica amministrazione torna ad assumere. Ma si scopre che i posti sono già tutti occupati. In barba a concorsi ed effettive specializzazioni

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