martedì 30 ottobre 2007

La grana dei precari del pubblico impiego


di Antonio Maglietta - 30 ottobre 2007

Domenica sera i capigruppo dell'Unione (o presunta tale) al Senato si sono riuniti per tentare di decidere collegialmente la strategia da adottare per i lavori parlamentari a palazzo Madama sulla Finanziaria 2008, dopo le vistose crepe e le imbarazzanti sconfitte nelle votazioni sul decreto fiscale collegato. Nonostante gli appelli di Romano Prodi ad una maggiore compattezza della coalizione, il vertice è stata l'ennesima occasione per fare polemica e mostrare che la maggioranza parlamentare non c'è più, sia per le vistose assenze dell'Italia dei Valori di Di Pietro e dei Liberal-Democratici di Dini ma, soprattutto, per le richieste dei rappresentanti dei partiti della sinistra radicale, che hanno posto sul tavolo la questione dell'assunzione di tutti i precari del pubblico impiego. Cesare Salvi, capogruppo della Sinistra Democratica, ha chiesto al governo una relazione tecnica per capire l'entità delle risorse necessarie mentre Manuela Palermi, dei Comunisti Italiani, ha candidamente riconosciuto che «quanti siano non lo sa neanche il governo».

Che sui numeri del precariato nella pubblica amministrazione ci sia un grosso punto interrogativo non è certo una novità; il dato è oramai noto ed era già emerso nel corso dell'audizione del 30 maggio scorso del Ministro Nicolais, nell'ambito dei lavori della commissione Lavoro della Camera «Sulle cause e le dimensioni del precariato nel mondo del lavoro». In quell'occasione il Ministro, su precisa domanda, aveva risposto: «Il numero è difficile da definire, innanzitutto perché non tutti intendono il precariato allo stesso modo: molti si considerano precari all'interno della pubblica amministrazione anche se, ad esempio, hanno avuto un contratto a progetto di un anno». Tuttavia il dato certo sul quale si farà riferimento dovrebbe essere quello fornito dal conto annuale della Ragioneria Generale dello Stato, unica fonte conoscitiva ufficiale in materia di pubblico impiego, che comunque parla, in generale, di lavoro flessibile. L'ultimo disponibile registra:

124.283 contratti a tempo determinato;
9.067 interinali;
34.459 lsu;
4.786 contratti di formazione lavoro;
470 contratti di telelavoro.
A questi precari, secondo l'ispettore generale della Ragioneria Generale dello Stato, Giuseppe Lucibello, «si aggiungono i circa 200 mila cosiddetti precari storici della scuola. Con la definizione storici intendiamo i docenti inseriti nelle graduatorie per concorsi e titoli - dalle quali si attinge circa il 50 per cento - e quelli delle graduatorie permanenti della legge n. 124 del 1999, che sono comunque soggetti in possesso di abilitazione, o perché hanno conseguito l'idoneità in base a una procedura concorsuale nelle scuole speciali (cosiddette Ssis) o in analoghi istituti. Le graduatorie permanenti, invece, si compongono di circa 242 mila unità, cui si aggiungono circa 90 mila individuate dalla legge finanziaria con riserva» (estratto dell'audizione del 18 gennaio 2007 in commissione Lavoro della Camera, nell'ambito dell'indagine conoscitiva «Sulle cause e le dimensioni del precariato nel mondo del lavoro»).

Stiamo parlando, quindi, di una potenziale platea di circa 370.000 persone (anche se va detto che stiamo parlando di calcoli fatti in base ai dati del conto annuale 2005), visto che la sinistra radicale associa indistintamente tutta la flessibilità al precariato, senza tener conto del dato temporale, e che il comma 417 dell'articolo unico della scorsa Finanziaria, fortemente voluto proprio dalle stesse formazioni politiche massimaliste, parla in generale di «assunzione a tempo indeterminato di personale già assunto o utilizzato attraverso tipologie contrattuali non a tempo indeterminato». La citata norma è stata poi affossata dallo stesso governo in diverse mosse; la più eclatante è stata la mancata menzione della norma nella direttiva n. 7 del 30 aprile scorso emanata dal Ministro Nicolais, cioè quella che doveva sciogliere i dubbi interpretativi delle amministrazioni pubbliche sull'impianto della Finanziaria 2007 proprio in tema di stabilizzazioni.

La situazione è resa ancora più incandescente dalla presenza di 70.000 vincitori di concorso non assunti, ed altrettanti idonei, che da tempo reclamano giustamente per la mancata firma dell'agognato contratto e che si sentono abbandonati da un governo che li ha fortemente penalizzati quando ha previsto nella Finanziaria 2007, per il biennio 2008-2009 in tema di reclutamento nella pubblica amministrazione, solo 2 assunzioni da concorso, a fronte di ben 4 stabilizzazioni di precari, ogni 10 cessazioni dal servizio. Un vero e proprio schiaffo alla meritocrazia e, secondo alcuni, anche alla Costituzione. Senza contare che nella predisposizione della Finanziaria 2008, il governo non ha tenuto fede agli impegni presi con l'approvazione della mozione n. 1/00137, presentata dall'onorevole Simone Baldelli alla Camera e sottoscritta da altri 26 parlamentari della Casa delle Libertà, con cui si impegnava «ad adottare iniziative urgenti per prevedere anche l'assunzione dei vincitori e degli idonei dei concorsi pubblici, con riferimento alle graduatorie ancora in vigore coniugandola con il processo di stabilizzazione».

Ora, dopo il successo della manifestazione del 20 ottobre, che nonostante i proclami e gli equilibrismi lessicali era chiaramente contro la politica del governo sul tema del lavoro, i partiti della sinistra radicale cercano di passare all'incasso, e forse di rianimare il fondo di cui al comma 417 dell'articolo unico della scorsa Finanziaria, per dimostrare a militanti e simpatizzanti che certo non si sono impigriti sulle poltrone del potere. Su questa richiesta la sinistra della coalizione ha dichiarato esplicitamente che non ha intenzione di cedere, anche perché il contraccolpo in termini di consensi con il loro elettorato di riferimento sarebbe durissimo. La strada, però, è in netta salita perché sul punto non c'è alcun accordo politico con i riformisti della coalizione, che sono preoccupati delle ripercussioni negative sul bilancio e, soprattutto, dei moniti della Banca d'Italia e della Commissione Europea, che più volte hanno criticato l'Esecutivo per l'eccessivo ed improduttivo aumento della spesa pubblica. E' sicuro che nel braccio di ferro qualcuno dei contendenti perderà la faccia e, soprattutto, gran parte dei consensi presso il proprio elettorato di area, ma è ancora troppo presto per dire chi sarà. La posta in palio è pesante e i leaders della sinistra radicale sanno fin troppo bene che, qualora dovessero uscire sconfitti da questa trattativa, o comunque ulteriormente ridimensionati, la loro battaglia ideologica e strumentale sul precariato potrà dirsi definitivamente persa a tutti gli effetti, senza contare che la loro stessa sopravvivenza politica sarebbe messa seriamente a rischio.

Antonio Maglietta

IL GIORNALE 30/10 (pag.10): 'UN MILIARDO PER ASSUMERE I PRECARI: LA SINISTRA PASSA SUBITO ALL'INCASSO'

lunedì 29 ottobre 2007

NOTIZIA INTERESSANTE DA 'IL SOLE24ORE' DI OGGI

SU "LA STAMPA" SI PARLA DI NOI



ANDATE ALL'INDIRIZZO E LASCIATE ANCHE VOI UN COMMENTO! FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE! FACCIAMO NOMI E COGNOMI DEI PARLAMENTARI CHE HANNO SPOSATO LA NOSTRA CAUSA! RACCONTIAMO LE NOSTRE STORIE! DICIAMO SE CI SENTIAMO TUTELATI DA QUESTO GOVERNO O NO!

giovedì 18 ottobre 2007

NUOVA INTERROGAZIONE (AL SENATO) SUL CASO 'IDONEI AGENZIA DELLE ENTRATE'

Atto n. 4-02828

Pubblicato il 17 ottobre 2007
Seduta n. 231

TOFANI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
alcuni organi di stampa hanno riportato le dichiarazioni del Direttore dell'Agenzia delle entrate Massimo Romano il quale avrebbe chiesto maggiori risorse per nuove assunzioni "in deroga" nell'amministrazione finanziaria, al fine di contrastare l'evasione e l'elusione fiscale. In particolare il dottor Romano avrebbe usato la frase: "assumere significa investire, non spendere", con evidente riferimento ai risultati, in termini di recupero di gettito, che le nuove assunzioni porterebbero;
in virtù delle disposizioni contenute nella legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per l'anno 2007), sono tuttora vigenti le graduatorie di un concorso pubblico bandito, nel novembre 2005, dall'Agenzia delle entrate;
in applicazione dell'art. 1, comma 530, della predetta legge finanziaria, che prevede la "possibilità di utilizzare graduatorie formate a seguito di procedure selettive già espletate", è possibile procedere allo scorrimento delle graduatorie del predetto concorso e assumere gli idonei, tutti giovani e preparati, al fine di dare immediato impulso e sostegno alla lotta all'evasione;
il Senato, nel corso della discussione di due mozioni dedicate all'argomento, svoltasi nella seduta pomeridiana del 12 settembre 2007, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno con il quale impegnava il Governo a prevedere, nella legge finanziaria per l'anno 2008, le risorse necessarie all'assunzione degli idonei, attingendo alle graduatorie in vigore, al fine di dotare le Agenzie fiscali degli organici necessari a potenziare le attività antielusive e antievasive;
viceversa, il dottor Romano, secondo quanto apparso sulla stampa, avrebbe chiesto consistenti risorse per procedere a nuove assunzioni negli anni 2008, 2009 e 2010 attraverso l'indizione di nuovi concorsi il cui svolgimento comporterebbe, da un lato, uno spreco di risorse pubbliche e, dall'altro, dati i tempi non brevi per il loro espletamento, un incomprensibile ritardo nella lotta all'evasione;
le richieste del dottor Romano confliggono in maniera evidente con le più elementari regole di economicità, efficacia ed efficienza che debbono informare l'attività della pubblica amministrazione,
si chiede di sapere come il Governo intenda dare seguito agli impegni assunti in Senato il 12 settembre 2007 in riferimento all'assunzione degli idonei.

RISPOSTA AL QUESTION TIME IN COMMISSIONE LAVORO SUL TEMA DEI VINCITORI DI CONCORSO E DEGLI IDONEI DEI CONCORSI PUBBLICI NON ASSUNTI

Commissione XI - Camera
17 ottobre 2007 – ore 15.00

Signor Presidente, onorevoli deputati

Come correttamente rappresentato dagli onorevoli interroganti, il Governo ha manifestato l’intenzione di conciliare le esigenze eccezionali di graduale eliminazione del lavoro precario nella pubblica amministrazione con quelle di reclutamento di personale mediante procedure concorsuali ordinarie.
Ritengo, dunque, utile ricordare brevemente quanto previsto, al riguardo, dalla legge finanziaria per il 2007 e , soprattutto, quanto previsto dal disegno di legge finanziaria per il 2008, attualmente all’esame del Parlamento.
Per quanto concerne la legge finanziaria 2007 il Governo non può che ribadire come il quadro dalla stessa delineato è stato in grado di contemperare – garantendo il necessario e giusto equilibrio giuridico e finanziario – le legittime pretese dei lavoratori precari con il diritto all’assunzione dei vincitori ed idonei di concorsi pubblici.
In particolare va ricordato che, per l’anno 2007, le pubbliche amministrazioni possono assumere nuovo personale, in deroga al blocco delle assunzioni disposto dalle finanziarie degli ultimi anni, a valere sugli stanziamenti di un apposito fondo istituito dalla finanziaria 2005 e , peraltro, incrementato dall’ultima legge finanziaria.
Nello specifico tali risorse sono destinate alle procedure di stabilizzazione dei lavoratori precari, in misura pari al 20 per cento – equivalente ad un importo di circa 30 milioni di euro – nonché alle assunzioni tramite procedure ordinarie, per il restante 80 per cento – corrispondente ad un importo di circa 120 milioni di euro – tale, dunque, da dimostrare con tutta evidenzia il favore del legislatore nei confronti delle assunzioni mediante pubblico concorso, nel pieno rispetto dell’art. 97 della Costituzione.
Allo stesso scopo, inoltre la legge finanziaria 2007 (comma 527) prevede, per ciascuna degli anni 2008 e 2009, l’istituzione di un apposito fondo destinato alle assunzioni di personale vincitore di concorso pubblico, per un importo pari a 75 milioni di euro per ciascuno dei suddetti anni.
Al riguardo è opportuno evidenziare che il disegno di legge finanziaria 2008 estende l’ambito di applicazione di tale norma prevedendo che la possibilità di assumere utilizzando il predetto fondo sia riconosciuta, non soltanto alle amministrazioni “non interessate da procedure di stabilizzazione”, ma anche a quelle che, al contrario, hanno attivato procedimenti finalizzati alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro precari.
Analogamente il termine di vigenza delle graduatorie dei concorsi pubblici viene prorogato a tre anni dalla data di pubblicazione, a fronte dei due anni previsti in precedenza. Inoltre viene previsto uno stanziamento pari a 50 milioni di euro per l’anno 2008, 120 milioni per il 2009 e 140 milioni per il 2010 finalizzato all’effettuazione di assunzioni per le esigenze connesse alla tutela dell’ordine pubblico, alla prevenzione ed al contrasto al crimine, alla repressione delle frodi e delle violazioni fiscali ed alla tutela del patrimonio agroforestale.
La stessa norma del disegno di legge autorizzata, altresì, assunzioni straordinarie connesse ad esigenze particolari, quali, ad esempio, quella di incrementare la fruizione dei luoghi ed istituti di cultura la tutela dei beni architettonici, archeologici e storico – artistici, nonché a funzioni relative alla materia politica economica, finanziaria e fiscali.
Con le citate disposizioni introdotte dal disegno di legge finanziaria 2008, il Governo, quindi, continua a dimostrare un rilevante interesse per le tematiche connesse al mondo del lavoro pubblico. In particolare – allo scopo di favorire un parziale superamento del cosiddetto blocco delle assunzioni – ha voluto riservare, anche con il suddetto disegno di legge, in linea con quanto già previsto dalla precedente manovra di bilancio, una specifica attenzione alle problematiche del pubblico impiego, favorendo, così come richiesto dagli interroganti, l’assunzione dei vincitori ed idonei dei concorsi pubblici.

mercoledì 17 ottobre 2007

PUBBLICATA RISPOSTA AL QUESTION TIME SUL BLOG DI SIMONE BALDELLI

IL TESTO DELLA RISPOSTA AL QUESTION TIME E' STATO PUBBLICATO SUL BLOG DI SIMONE BALDELLI ALL'INDIRIZZO simonebaldelli.blogspot.com .
A BREVE LO PUBBLICHEREMO ANCHE SUL NOSTRO BLOG

OGGI, ALLE H. 15, QUESTION TIME IN COMMISSIONE LAVORO SUI VINCITORI E GLI IDONEI DEI CONCORSI PUBBLICI NON ANCORA ASSUNTI

FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE AL SOTTOSEGRETARIO SCANU MANDANDO UNA EMAIL A segreteria.scanu@governo.it

Potete usare anche questo formato che vi consigliamo:

Egregio sottosegretario Scanu,
oggi in commissione Lavoro alla Camera ci sarà il question time sui vincitori e gli idonei dei concorsi pubblici non ancora assunti, promosso dall'onorevole Baldelli. Mi chiamo......... e sono .............. del concorso al.........Con al Finanziaria 2007 e con quella del 2008 siamo stati fortemente penalizzati. Chiediamo un atto concreto da parte del governo affinchè le nostre graduatorie scorrano completamente. Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni. Seguiamo i dibattiti in Parlamento e abbiamo visto che gli unici che hanno a cuore la sorte di TUTTI noi sono l'on. Baldelli di Forza Italia e appunto Lei, che comunque, in tutti gli interventi di specie, ci è sembrato interessato a dialogare per la risoluzione del nostro problema. Ora le chiediamo un atto concreto affinchè si sblocchi questa situazione. In Italia siamo 140.000 tra vincitori ed idonei ed aspettiamo risposte concrete. Fiduciosi dell'attenzione che vorrà rivolgerci e ringraziandola per quello che potrà fare, attendiamo con speranza un segnale per la pronta risoluzione del problema.
Cordiali saluti
FIRMA

OGGI, ALLE H.15, QUESTION TIME IN COMMISSIONE LAVORO SUI VINCITORI E GLI IDONEI DEI CONCORSI PUBBLICI NON ANCORA ASSUNTI

FONTE

martedì 16 ottobre 2007

DOMANI QUESTION TIME IN COMMISSIONE LAVORO: PRESENTATA INTERROGAZIONE SUI VINCITORI E GLI IDONEI DEI CONCORSI PUBBLICI, NON ANCORA ASSUNTI

Convocazione della XI Commissione
(Lavoro pubblico e privato)
Mercoledì 17 ottobre 2007
Ore 15 INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Su questioni di competenza del Ministero per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione.

E’ stata presentata questa interrogazione:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE

Al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione.

Per sapere – premesso che:

dopo anni di blocco e di relative proroghe di graduatorie vi sono oltre 70.000 vincitori di concorso ed altrettanti idonei in attesa di essere assunti, i quali, proprio perché giovani, motivati, capaci e meritevoli, possono essere considerati uno strumento utile a perseguire l'obiettivo della modernizzazione dell’apparato amministrativo dello Stato;

il 23 aprile scorso, la Camera ha approvato la mozione n. 1/00137 che impegna il Governo, tra le altre, ad adottare iniziative urgenti per prevedere anche l'assunzione dei vincitori e degli idonei dei concorsi pubblici, con riferimento alle graduatorie ancora in vigore, coniugandola con il processo di stabilizzazione;

il 12 luglio scorso, la commissione Lavoro della Camera ha approvato la risoluzione n. 8-00072 che impegna il Governo in sede di predisposizione della legge finanziaria per il 2008, a valutare, pur in coerenza con gli obiettivi stabiliti nell'intesa Governo-sindacati del 6 aprile 2007, la possibilità di prevedere una diversa distribuzione delle quote percentuali della spesa da destinare, rispettivamente, all'assunzione dei vincitori di concorsi e del personale precario, senza tuttavia mettere a repentaglio gli equilibri di bilancio conseguiti e salvaguardando, comunque, il generale principio di risanamento dei conti pubblici e del miglioramento della qualità della spesa, in un'ottica di modernizzazione e semplificazione della pubblica amministrazione e nel rispetto delle linee programmatiche definite nel Documento di Programmazione Economico-Finanziaria 2008-2011;

il Governo ha disatteso gli impegni presi in Parlamento con la mozione n. 1/00137 e la risoluzione in commissione Lavoro n. 8-00072 ma, soprattutto, non ha ancora fornito alcuna risposta concreta alle legittime aspettative di coloro che rappresentano il vero precariato in Italia, ovvero, dei vincitori di concorso e degli idonei delle graduatorie in vigore, i quali, dopo essere stati chiamati dalle Pubbliche Amministrazioni attraverso un bando a prepararsi per una prova selettiva, non sono stati assunti -:

quali provvedimenti concreti il Governo intende adottare, nel pieno rispetto degli impegni presi in Parlamento, per l’assunzione dei vincitori di concorso e degli idonei non ancora assunti, con riferimento alle graduatorie in vigore.

ON. SIMONE BALDELLI

FONTE
simonebaldelli.blogspot.com

lunedì 15 ottobre 2007

COSTITTUZIONE COMITATO VINCITORI DI CONCORSO PRESSO IL MINISTERO DELLA DIFESA

Alcuni vincitori di concorso presso il Ministero della Difesa si sono riuniti in un comitato. Lo scopo è ovviamente quello dell'assunzione!

Tutte le informazioni sul sito: www.vincitori-non-assunti.org

giovedì 11 ottobre 2007

Risultati sondaggio

Si è concluso anche il secondo sondaggio di Vincitori di Concorsi, ecco i risultati:


Pubblicheremo un nostro commento a breve. Rimanete collegati per partecipare ai prossimi sondaggi!

martedì 9 ottobre 2007

X I VINCITORI (NON ASSUNTI) DEI CONCORSI BANDITI DAL MINISTERO DELLA DIFESA

IV Commissione - Resoconto di martedì 2 ottobre 2007

RISOLUZIONI

Martedì 2 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Roberta PINOTTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giovanni Lorenzo Forcieri.

La seduta comincia alle 12.

7-00128 Papini: Sull'attuazione dei decreti istitutivi CIMA e Diremuni.

(Discussione e conclusione - Approvazione di un nuovo testo).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.
Elena Emma CORDONI (Ulivo), in qualità di cofirmataria, nell'illustrare la risoluzione, sottolinea come il positivo processo di trasformazione che ha interessato gli enti oggetto del presente atto di indirizzo necessiti di essere completato con gli interventi indicati nel dispositivo della risoluzione stessa. In particolare, per quanto riguarda il personale civile, rileva come la parte dispositiva della risoluzione impegni il Governo a bandire concorsi per il completamento delle dotazioni organiche dei predetti centri, al fine di assicurare l'assunzione di giovani che rimpiazzino il personale prossimo al pensionamento, previo svolgimento di un necessario periodo di affiancamento. Si dichiara peraltro consapevole del fatto che tali assunzioni dovranno avvenire nel quadro della disciplina in materia di assunzioni applicabile a tutto il personale del pubblico impiego.
Il sottosegretario Giovanni Lorenzo FORCIERI osserva che la risoluzione riguarda due enti della Difesa, entrambi situati nel territorio della Lunigiana, di particolare rilevanza per le loro attività tecnico-industriali-operative: il Centro Interforze Munizionamento Avanzato (CIMA) di Aulla e la Direzione Munizionamento di Cà Moncelo (Diremuni).
Il CIMA è stato costituito col decreto Interministeriale (Difesa/Tesoro/Funzione Pubblica) del 13 luglio 1998, che ha attribuito alla struttura il compito di assicurare l'efficienza del munizionamento in dotazione delle Forze Armate dei materiali occorrenti per la sua logistica.
Con il decreto ministeriale del 20 ottobre 2004, invece, è stato soppresso MARIMUNI e, contestualmente, è stata costituita la Diremuni, al fine di gestire il munizionamento della Marina Militare dell'area settentrionale e di svolgere attività di controllo e difesa delle installazioni relative ai comprensori di Vallegrande, Cà Moncelo Est/Ovest e ai depositi di fabbrica del CIMA.
Sottolinea come i due enti rappresentino importanti realtà industriali e statali, oltre che realtà lavorative fortemente radicate in quell'area, in quanto la maggior parte dei dipendenti civili proviene dalla provincia di Massa Carrara e dai paesi limitrofi.
Il CIMA di Aulla opera nell'ambito dell'Area Tecnico Industriale della Difesa che, con il decreto legislativo del 28 novembre 1997, n. 459, è stata sottoposta ad una profonda riforma mirata soprattutto ad inquadrare le effettive esigenze di supporto tecnico-logistico delle Forze Armate, mediante l'individuazione di un limitato ed efficiente numero di poli di mantenimento.
Per l'assolvimento dei compiti di istituto, il CIMA si avvale di una struttura organizzativa composta da personale civile e militare che, ad oggi, risulta - per la sola componente civile - deficitaria di dieci unità rispetto alle previsioni organiche dal decreto istitutivo.
Per quanto riguarda l'officina pirica del Centro, la normativa antinfortunistica è attuata attraverso la capillare costituzione dei servizi di prevenzione e protezione nonché con la presenza, presso ciascuno Ente/Comando/Reparto, del medico competente incaricato della sorveglianza sanitaria.
La Diremuni di Cà Moncelo opera nell'ambito dell'area tecnico-operativa della Difesa che è stata riorganizzata con il decreto legislativo del 28 novembre 1997, n. 464, allo scopo di perseguire un miglior bilanciamento complessivo dello strumento operativo nelle varie componenti ed articolazioni in chiave interforze.
Rammenta che per il personale civile dell'area tecnico-operativa, ivi compreso il personale della Diremuni, gli indirizzi programmatici sono rivolti ad una sua riqualificazione ed è previsto che esso sostituisca gradualmente il personale militare nelle funzioni amministrative e tecniche per ottimizzare l'utilizzo delle risorse e per la necessità di aprire ulteriori spazi alla componente civile. Attualmente la consistenza della componente civile risulta carente di settantanove unità rispetto alle previsioni tabellari.
Per quanto riguarda le infrastrutture del medesimo ente, sono di prossimo avvio i lavori per il collegamento alla rete fognaria Cà Moncelo, mentre gli altri interventi previsti per il biennio 2007-2008 sono stati riprogrammati per il 2008-2009, in quanto è stato necessario prevedere un prolungamento del periodo transitorio fissato dal decreto istitutivo rivelatosi insufficiente, a fronte delle risorse rese disponibili con le ultime leggi finanziarie.
Per quanto attiene il primo impegno indicato nella risoluzione volto a vincolare il Governo «a definire i regolamenti attuativi dei decreti di struttura del CIMA di Aulla e della Diremuni di Cà Moncelo», osserva come esso risulti già realizzato con l'entrata in vigore, dal gennaio 2007, del Regolamento per l'Amministrazione e la contabilità degli organismi della Difesa (RAD) di cui al decreto del Presidente della Repubblica 21 febbraio 2006, n. 167.
Le istruzioni applicative interne per gli Stabilimenti di Lavoro della Marina Militare, compreso il CIMA, sono state elaborate dall'Ispettorato per il Supporto Logistico e dei Fari della Marina, da cui dipende il CIMA, e sono entrate in vigore, in via sperimentale, a partire dal gennaio 2007 per consentire di apportare le necessarie varianti e aggiornamenti prima di una definitiva adozione.
Tutto ciò premesso, il primo impegno indicato nella risoluzione, a suo avviso, può considerarsi sostanzialmente realizzato.
Per quanto riguarda il secondo impegno che vincola il Governo «a predisporre idonei finanziamenti per completare e definire gli interventi strutturali», la legge del 27 dicembre 2006, n. 296, (Legge Finanziaria 2007) ha imposto a tutte le Amministrazioni un generico obbligo di ottimizzazione delle risorse per la realizzazione delle infrastrutture, nel cui ambito vanno necessariamente ricomprese anche le aree tecnico-industriali ed operative della Difesa.
Ritiene pertanto che l'impegno possa essere accolto, purché venga riformulato nel senso di impegnare il Governo «a predisporre idonei finanziamenti nell'ambito più generale della programmazione delle risorse per l'ammodernamento e l'adeguamento delle infrastrutture».
In merito al terzo impegno che obbliga il Governo «a predisporre idonei concorsi per le assunzioni a completamento delle dotazioni organiche del personale civile previsti dai decreti istitutivi CIMA e Diremuni», ritiene che la situazione attuale dovrebbe migliorare al termine dei percorsi formativi in atto, che dovrebbero consentire, almeno in parte, il ripianamento delle vacanze esistenti.
Per quanto riguarda le assunzioni di personale per il 2007, ricorda che è ancora vigente il «blocco delle assunzioni», mentre la Finanziaria 2007, all'articolo 1, comma 523, ha stabilito che per gli anni 2008-2009 le Amministrazioni dello Stato possono procedere, per ciascun anno, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limiti di un contingente corrispondente ad una spesa pari al 20 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente.
In tale quadro, per il ripianamento delle esigenze relative al personale tecnico-specializzato in relazione alle vacanze organiche in atto e dei prevedibili pensionamenti, propone di riformulare la risoluzione nel senso di impegnare il Governo «a stabilire tra le priorità le esigenze di ripianamento del personale tecnico dei due enti in questione, a decorrere dal 2008, nell'ambito delle quote stabilite dalla legge finanziaria 2007 per le assunzioni dei vincitori dei concorsi già espletati (20 per cento delle cessazioni annue dal servizio)» e «a prevedere espressamente specifici concorsi per le assunzioni di personale a completamento delle dotazioni organiche del personale civile stabilite dai decreti istitutivi CIMA e Diremuni, nella programmazione triennale del fabbisogno relativa al triennio 2008-2010».

Elena Emma CORDONI (Ulivo), anche a nome del deputato Papini, riformula la risoluzione come proposto dal Governo.

Giuseppe COSSIGA (FI) ritiene che, per quanto riguarda le assunzioni del personale, la riformulazione proposta dal Governo equivalga, almeno nel breve periodo, ad un «vorrei, ma non posso». Pertanto, pur apprezzando lo sforzo dei presentatori e del Governo, ritenendo che il dispositivo della risoluzione come riformulato non risolva nella sostanza i problemi dei lavoratori, dichiara di non poter esprimere un voto favorevole sulla risoluzione.

Andrea PAPINI (Ulivo), replicando alle osservazioni del deputato Cossiga, sottolinea come la riformulazione proposta dal Governo, muovendosi correttamente nel rispetto dei vincoli legislativi e indicando comunque delle priorità da realizzare, risulti pienamente efficace.

Giuseppe COSSIGA (FI) ribadisce la sua posizione circa la sostanziale inefficacia del testo della risoluzione come riformulato.

Elena Emma CORDONI (Ulivo) osserva come gli impegni al Governo risultino integralmente realizzabili sia perché lo sforzo finanziario richiesto è del tutto ragionevole sia perché, nell'ambito dei vincoli imposti dalla finanziaria 2007, vi è lo spazio per dare impulso a nuove assunzioni anche negli enti oggetto della risoluzione.

Il sottosegretario Giovanni Lorenzo FORCIERI, dopo aver ribadito che CIMA e Diremuni sono due enti che hanno subìto un processo di trasformazione infrastrutturale che deve essere ultimato, sottolinea come il disegno di legge finanziaria 2008 stanzi venti milioni di euro per gli arsenali di cui otto milioni per l'Arsenale di Taranto. Nel ritenere che tale stanziamento rappresenti un segno della sensibilità del Governo verso la ristrutturazione degli arsenali militari, auspica che nella discussione parlamentare del predetto disegno di legge le citate risorse possano essere incrementate, anche attingendo ai proventi derivanti dalle dismissioni degli immobili della Difesa. Per quanto riguarda invece il problema delle assunzioni del personale, sottolinea come, per effetto dell'impegno risultante dalla risoluzione, le assunzioni relative a CIMA e Diremuni saranno considerate prioritarie.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione n. 7-00128 Papini nel testo riformulato che assume il numero 8-00084 (vedi allegato).

La seduta termina alle 12.25.

LINK
http://legxven.camera.it/_dati/leg15/lavori/bollet/200710/1002/html/04/comunic.htm

TESTO RISOLUZIONE PAPINI
Atto Camera

Risoluzione in Commissione 8-00084
presentata da
ANDREA PAPINI
martedì 2 ottobre 2007 pubblicata nel bollettino n.233


La IV Commissione,
premesso che:
lo stabilimento CIMA Centro Interforze Munizionamento Avanzato di Aulla è una realtà molto complessa che opera efficacemente in varie e diverse direzioni avvalendosi di personale tecnico altamente specializzato ed in grado di intervenire autonomamente anche nelle situazioni più varie;
il CIMA è stato istituito con decreto interministeriale in data 13 luglio 1998, registrato il 14 ottobre 1998 n. 1336 con i compiti istituzionali di carattere tecnico-industriale mentre le attività di natura tecnico-operativa, nel transitorio affidati alla Divisione Operativa coesistente con il CIMA;
con l'emanazione del decreto interministeriale datato 20 ottobre 2004, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 67 del 22 marzo 2005, viene soppresso lo stabilimento di munizionamento navale di Aulla (Marimuni-Aulla) e costituita la Direzione di Munizionamento della Marina Militare di Cà Moncelo (Diremuni-Cà Moncelo). L'Articolo 5 del suddetto decreto stabilisce un periodo transitorio di 24 mesi in cui i compiti istituzionali della succitata Diremuni verranno svolti dalla Divisione Munizionamento temporaneamente costituita alle dipendenze del CIMA Aulla;
il centro CIMA e la Direzione Munizionamento Cà Moncelo rappresentano le più grosse realtà industriali statali presenti nel territorio Lunigianese in tutta la provincia di Massa Carrara;
si tratta di una realtà lavorativa fortemente radicata nel territorio in quanto la maggior parte dei dipendenti civili proviene dai vari paesi limitrofi. Lo Stabilimento occupa 363 dipendenti civili di cui 223 uomini e 140 donne (pari al 37 per cento). A questi si aggiungono 329 militari tra Ufficiali, Sottufficiali e Militari per un totale di 692 addetti;
lo stabilimento sorge nel Comune di Aulla (Massa Carrara) al Km 1 della strada statale n. 63 del Cerreto e si estende lungo la valle del torrente Dorbola per una lunghezza di 3.300 m circa occupando una superficie di circa 607.000 mq; è diviso in quattro zone collegate da una rete viaria interna costituita da strade, piazzali e ben 13 ponti in cemento (l'area coperta del CIMA comprende quasi 200 fabbricati dei quali 111 di uso generale - uffici, officine, magazzini, eccetera -, 77 adibiti a depositi munizioni e 10 a caserme, foresterie e palazzine logistiche, 4 mense);
lo stabilimento trova la sua ragione d'essere nel munizionamento e nelle attività ad esso connesse come emanazione di capitolati d'appalto, la compilazione di tutte le norme tecniche e disegni d'uso nella Marina militare, i collaudi d'officina ed al tiro (anche per conto di Marine Estere), le verifiche chimiche delle polveri di lancio, i riordinamenti, i confezionamenti, studi sperimentazioni e realizzazione di eventuali prototipi, le manutenzioni, il mantenimento in efficienza del munizionamento avanzato, il supporto logistico/operativo alle unità Navali e a Comandi/Enti, cercando anche di affiancare, a quelle tradizionali, nuove attività come, ad esempio, le attività relative alle mine ed al controminamento o la demilitarizzazione ed eliminazione del munizionamento dichiarato fuori uso od obsoleto. Di recente si sono riorganizzati i settori di lavoro deputati al confezionamento ed al caricamento delle cartucce e dei proiettili;
sono stati ridisegnati i cicli e i flussi di lavorazione per rendere la produzione lineare e funzionale, coinvolgendo pienamente il personale nell'attività produttiva, e sono stati introdotti piani di campionamento statistici e una prima sperimentazione dei criteri di qualità;
il Centro Interforze può rappresentare una risorsa per tutte le Forze Armate; la potenzialità ed il mantenimento della professionalità storicamente acquisita del Centro è tale che, quotidianamente, sono espletati compiti e quantità di lavoro che possono essere indirizzati anche presso altri Enti o in Agenzia Industria Difesa, così come sarebbe possibile, da parte del Centro, esperire compiti ed attività a favore delle componenti militari della NATO;
affinché la capacità produttiva del Centro Interforze risulti al massimo funzionale e ottimamente impiegata debbono essere attuate procedure e relazioni che permettano a tutte le Forze Armate l'utilizzo di questa struttura/strumento ed è pertanto necessario che al più presto siano definiti i regolamenti applicativi dei decreti istitutivi CIMA e Diremuni;
la ristrutturazione delle officine in area pirica del Centro permetterà inoltre a questo di affrontare, in maggiore sicurezza, le lavorazioni sulle componenti del munizionamento avanzato. L'area pirica del Centro, che risulta essere una delle poche ancora attiva in ambito Forze Armate, non deve essere sottostimata, mantenendo l'attenzione necessaria affinché anche le opere e le strutture garantiscano il massimo della protezione e della sicurezza nelle lavorazioni;
nel programma delle infrastrutture da finalizzare o avviare, rientra il collegamento della rete fognaria Cà Moncelo, la sostituzione delle coperture dei tetti, l'impianto di riscaldamento ad acqua calda nella I zona, il LAN per la II zona/Distaccamenti, l'adeguamento delle infrastrutture esistenti a Cà Moncelo Est per trasferimento direzione futura Diremuni, l'adeguamento/riconversione dell'officina MK 46 di Vallegrande per consentire attività di riordino munizionamento;
le risorse destinate a queste opere hanno prodotto un risultato che va ulteriormente ottimizzato; sono necessari nuovi finanziamenti destinati a sviluppare l'assetto delle officine e soprattutto ad incrementare attraverso la formazione la capacità di intervento del personale qualificato e riconvertito alle nuove professioni/impieghi;
pur in conclusione delle azioni di riconversione e riqualificazione professionale che hanno interessato il CIMA, permangono le carenze organiche delle qualifiche professionali dell'Area C (quadri tecnici e amministrativi) che permettono il mantenimento e lo sviluppo dei compiti preordinati dai Decreti Istitutivi, mentre si assiste all'occupazione dei ruoli destinati al personale civile da parte di quello militare (moltiplicazione e/o sdoppiamenti di incarichi) e i recenti pensionamenti determinano un forte ridimensionamento della capacità operativa e produttiva di entrambi gli Enti. Inoltre si è di fronte ad un costante «dimagrimento» soprattutto nelle qualifiche funzionali di Area B, in professionalità che operano su materiali e manufatti di munizionamento, perdendo costantemente in professionalità e potenzialità operativa;
la gestione di questi strumenti operativi ed industriali che garantiscono l'efficienza e l'efficacia dello strumento militare e delle Forze Armate non può essere devoluta a soggetti che perseguono unicamente la logica del profitto e le regole del mercato; la gestione pubblica garantisce e contemporaneamente è fonte di regolamentazione di questo settore del mercato del lavoro;
l'economicità delle strutture CIMA e la Diremuni risiede nella corretta organizzazione e gestione delle risorse umane e dei materiali a disposizione; forme di gestione private o semiprivate si sono rivelate infatti, nel medio periodo, meno vantaggiose di una diretta e continua gestione da parte del Ministero della Difesa;
impegna il Governo:
a predisporre idonei finanziamenti nell'ambito più generale della programmazione delle risorse per l'ammodernamento e l'adeguamento delle infrastrutture;
a stabilire tra le priorità le esigenze di ripianamento del personale tecnico dei due enti in questione, a decorrere dal 2008, nell'ambito delle quote stabilite dalla legge finanziaria 2007 per le assunzioni dei vincitori dei concorsi già espletati (20 per cento delle cessazioni annue del servizio);
a prevedere espressamente specifici concorsi per le assunzioni di personale a completamento delle dotazioni organiche del personale civile stabilite dai decreti istitutivi CIMA e Diremuni, nella programmazione triennale del fabbisogno relativa al triennio 2008-2010.
(8-00084) «Papini, Cordoni».

FINANZIARIA, P.A.: STRETTA SU STRAORDINARI E LAVORO FLESSIBILE

(9Colonne) Roma, 9 ott - In materia di pubblico impiego, il ministro per le Riforme e Innovazioni della Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, dinanzi alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha sottolineato come la finanziaria affronti anche i problemi inerenti il contenimento degli incarichi del lavoro flessibile e straordinario, l'assunzione di personale e stabilisca misure straordinarie in tema di mobilità del personale. "Viene nuovamente modificata - ha detto - la disciplina del lavoro autonomo nelle pubbliche amministrazioni subordinando la possibilità di ricorrervi al possesso di particolari e specifici requisiti di professionalità non presenti all'interno dell'amministrazione". Inoltre viene sostituito il lavoro flessibile, limitando il lavoro a tempo determinato "a fattispecie rigorosamente individuate dalla norma e vietando, al contempo, il rinnovo dei contratti o l'utilizzo dei medesimi lavoratori con altre tipologie contrattuali". Stretta anche sugli straordinari. "Le pubbliche amministrazioni - ha spiegato Nicolais - non possono erogare compensi per lavoro straordinario se prive di sistemi di rilevazione automatica della presenza. Al contempo le pubbliche amministrazioni devono favorire, in sede di contrattazione integrativa, una revisione degli orari di lavoro e l'utilizzo del telelavoro, reperibililità e lavoro plurisettimanale".
In tema di assunzione del personale "per il superamento del cosiddetto blocco" la manovra prevede - ha detto il ministro - "la validità triennale delle graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale pubblico". Per favorire la stabilizzazione dei lavoratori precari, inoltre, la norma stabilisce che "i bandi di concorso possono prevedere una riserva di posti non superiore al 20% di quelli messi a concorso per il personale non dirigenziale che abbia maturato almeno tre anni di esperienza di lavoro subordinato a tempo determinato presso la P.A:". Sul fronte mobilità, invece Nicolais spiega che si prevedono, per il biennio 2008-2009 accordi "anche intercompartimentali tra le diverse amministrazioni" per la ricollocazione di personale in uffici dove ci siano consistenti vacanze di organico. Per favorire l'incontro tra domanda è offerta di mobilità verrà istituita, presso il dipartimento per la funzione pubblica, un'apposita banca dati informatica.

COMMENTO:
ENNESIMA PRESA IN GIRO!
In pratica secondo Nicolais i vincitori non assunti dovrebbero gioire solo perchè le graduatorie anzichè restare valide con le proroghe resteranno valide automaticamente per 3 anni!In pratica il governo si prende 3 anni di tempo per assumere un vincitore di concorso!E' assurdo!

sabato 6 ottobre 2007

Finanziaria senz'anima


di Antonio Maglietta - 6 ottobre 2007

Si sa che nel governo di Romano Prodi un sì di oggi può benissimo trasformarsi, senza colpo ferire, in un no domani. Se si dà qualcosa per certo, l'unica cosa certa è che non si farà o, alla meglio, si farà in maniera totalmente diversa rispetto a quanto era stato annunciato. Si promette di tutto e di più, per poi fare nulla. Si contratta su tutto e con tutti e l'accordo al ribasso è diventato la norma. Gli interlocutori del governo che avanzano pretese «irrinunciabili», in cambio di un voto favorevole sui singoli provvedimenti, si moltiplicano in maniera esponenziale. Prima c'erano solo i «quattro dell'ave maria» (Giordano, Mussi, Pecoraro Scanio e Diliberto); ora i «malpancisti» sono un vero e proprio esercito. Prodi, per non scontentare nessuno, sembra aver finalmente deciso di tenere una linea autonoma ed equidistante tra le varie anime inquiete della sua variopinta e instabile coalizione. Il decisionismo sembra essere diventata la quintessenza di Palazzo Chigi: decidere sì, ma di fare nulla e rimandare sempre all'infinito. Insomma, se non è la paralisi del sistema, poco ci manca.

Un classico esempio ci viene fornito dalla Finanziaria 2008 (disegno di legge n. 1817, in discussione al Senato). Innanzitutto, a norma di legge, dovrebbe essere presentata alle Camere entro il 30 settembre. In realtà il testo è stato reso disponibile solo il 3 ottobre e l'incongruenza è stata anche palesata a mezzo stampa dalle giuste lamentele di vari senatori. Quanto al contenuto, è evidente che si tratta di una Finanziaria senz'anima, visto che i nodi centrali del welfare e della sicurezza sono stati elusi, e contemplati in testi autonomi che saranno portati all'attenzione delle Camere non si sa bene quando. La questione previdenziale è quella maggiormente paradossale. Ad oggi, a meno di 3 mesi dall'entrata in vigore del sistema previsto dalla riforma del governo Berlusconi, gli italiani ancora non sanno se rientreranno nel modello-Maroni oppure in quello previsto dal protocollo sul welfare del 23 luglio scorso che - è bene ricordalo - dev'essere ancora tradotto in legge. Non sembra essere da meno l'affaire «pubblico impiego». Doveva essere il fiore all'occhiello di una strategia che mirava a conquistare tutti i dipendenti pubblici con regalie come il posto fisso ed intoccabile a vita (per tutti e nessuno escluso, nullafacenti e assenteisti compresi), rinnovi contrattuali migliori in termini economici rispetto ai colleghi del settore privato, sanatorie indiscriminate per tutti e contratti a tempo indeterminato distribuiti a pioggia (ex articolo 1, comma 417, della Finanziaria 2007).

Purtroppo la dea bendata sembra aver mollato Romano Prodi ed il suo famoso «fattore C» sembra essersi trasformato in «fattore D» (disastro). Nel tentativo di accontentare tutti, il governo non sta accontentando nessuno. I precari, sedotti e abbandonati, per essere stabilizzati dovranno far riferimento solo alle norme della Finanziaria 2007 (depotenziata dall'affossamento del «tana libera tutti», l'articolo 1, comma 417), visto che in quella del 2008 nulla si dice in proposito. Qualcosa per loro c'è nella manovra economica, come ad esempio la riserva di posti del 20% nei concorsi, sempre comunque a discrezione delle Amministrazioni (articolo 93, comma 11), oppure la priorità data alle stabilizzazioni qualora l'Amministrazione decidesse di assumere a tempo pieno (articolo 93, comma 6), ma si tratta di poco o nulla. Il rigido rispetto dei limiti delle piante organiche, un parere dato dal ministero della Funzione Pubblica alla Regione Veneto (Parere Uppa n. 11/07 - Prot. n. DFP-0031444-03/08/2007-1.2.3.4: secondo il Dipartimento della Funzione Pubblica non si può procedere alla stabilizzazione, ai sensi dell'articolo 1, comma 558, della legge 296/2006, del personale dipendente a tempo determinato che consegua il requisito dei tre anni di servizio in virtù di una proroga successiva alla data del 29 settembre 2006) e, da ultimo, la novella previsione di future assunzioni nella Pubblica Amministrazione solo attraverso contratti a tempo indeterminato, stanno fissando paletti decisivi che, probabilmente, faranno restare fuori migliaia di precari dalle procedure di stabilizzazione. I manifesti propagandistici del partito dei Comunisti Italiani, che annunciavano baldanzosamente 350.000 stabilizzazioni, suonano come una beffa alla luce della realtà dei fatti.

Non è andata meglio ai vincitori di concorso non ancora assunti. Già la Finanziaria 2007 aveva previsto, per il biennio 2008-2009, il blocco parziale del turnover con la previsione di sole 2 assunzioni ogni 10 cessazioni dal servizio. Ora, quella del 2008 ha previsto che il blocco, nell'ordine di 6 assunzioni ogni 10 cessazioni, sarà prorogato fino al 2010 (ancora non è dato sapere se nelle stesse forme di quello già previsto dalla Finanziaria 2007: 2 assunzioni da concorso e 4 stabilizzazioni, ogni 10 cessazioni dal servizio). E che dire del personale in ruolo? Anche qui si prevedono tempi bui. Le risorse necessarie per i rinnovi dei contratti, peraltro già promessi, non ci sono e la «Triplice» sindacale ha già preannunciato uno sciopero generale per il 26 ottobre se i soldi non verranno fuori. Padoa-Schioppa ha fatto sapere che alla fine ci saranno ma, comunque, come al solito, pone in avanti la risoluzione del problema. Come se non bastasse, è arrivata anche un'indagine dell'Eurispes ad agitare le acque. Secondo l'Istituto, i dipendenti pubblici italiani sono quelli pagati meno in ambito europeo. I lavoratori meglio pagati sono i francesi, che in un anno guadagnano 35.665,9 euro pur avendo la Francia un forte cuneo fiscale che supera di poco il 50%. Anche in Germania il cuneo fiscale è alto (47,4%), ma il reddito netto medio dei lavoratori tedeschi è di 27.110,8 euro annui. Poco più dei tedeschi guadagnano i lavoratori pubblici spagnoli, che in un anno percepiscono 27.622 euro. Nel Regno Unito si ha il cuneo fiscale più basso, pari al 30,4%, e il reddito netto annuo pro-capite ammonta a 26.492 euro. In Italia, i lavoratori pubblici in media percepiscono un reddito annuo netto pro-capite di 23.476,9 euro: oltre 12.000 euro in meno rispetto ai colleghi francesi, oltre 4.100 euro se messi a confrontato con gli spagnoli, oltre 3.600 euro con i tedeschi e circa 3.000 euro in meno dei colleghi britannici.

Insomma, ci sono problemi dappertutto e Prodi gira la testa dall'altra parte per non guardare. Ci sono situazioni delicate da risolvere e non si fa altro che rimandare tutte le decisioni a data da destinarsi, anche quella che risolverebbe gran parte dei problemi: le dimissioni.

Antonio Maglietta

LINK
http://www.ragionpolitica.it/testo.8402.finanziaria_senz_anima.html

"FISCO: TOFANI "PER AGENZIA ENTRATE ASSUNZIONI IMMEDIATE. GOVERNO DIA SEGUITO A ODG SENATO

05/10/2007

"L'Agenzia delle Entrate ha bisogno di assunzioni immediate. La credibilità della politica va dimostrata continuamente. Quale credibilità può avere un governo che per intensificare la lotta all'evasione fiscale anziché assumere immediatamente personale idoneo intende effettuare un nuovo concorso con il risultato di perdere almeno due anni, sprecando tempo e denaro? Nessuna credibilità. Quindi l'ostinazione con la quale il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Massimo Romano insiste per i nuovi concorsi risulta alquanto 'singolare', soprattutto dopo che il Senato all'unanimità ha approvato un ordine del giorno con il quale impegnava il governo a prevedere, nella legge finanziaria per l'anno 2008, le risorse necessarie all'assunzione degli idonei, attingendo alle graduatorie in vigore, al fine di dotare le Agenzie fiscali degli organici necessari per potenziare le attività antielusive e antievasive". Lo afferma il sen. Oreste Tofani, vicepresidente del gruppo di Alleanza Nazionale, che ha presentato un'interrogazione al ministro Padoa Schioppa in cui "chiede che il governo dia seguito agli impegni assunti in Senato il 12 settembre 2007 in riferimento all'assunzione degli idonei".
"Le richieste del dottor Romano comportano da un lato, uno spreco di risorse pubbliche e, dall'altro, dati i tempi non brevi, un incomprensibile ritardo nella lotta all'evasione. Quindi confliggono in maniera evidente con le più elementari regole di economicità, efficacia ed efficienza che debbono informare l'attività della pubblica amministrazione e -conclude Tofani- dimostrano concretamente che al governo non interessa rafforzare la lotta all'evasione fiscale".

mercoledì 3 ottobre 2007

TESTO UFFICIALE DELLA FINANZIARIA 2008: BEFFA CONFERMATA!!!










TESTO FINANZIARIA 2008

ARTICOLO 93
(Assunzioni di personale)

1. Le assunzioni autorizzate per l'anno 2007 ai sensi del comma 96 dell'art. 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311 possono essere effettuate entro il 31 maggio 2008.(IL TERMINE PER LE ASSUNZIONI IN DEROGA ALL'ANNO 2007 POSSONO AVVENIRE FINO AL 31 MAGGIO 2008...UNICA NOTA POSITIVA)
2. All'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 dopo il comma 5-bis è aggiunto il seguente:
"5-ter Le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione. Sono fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali."
3. All'art. 1, comma 527, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le parole "non interessate al processo di stabilizzazione previsto dai commi da 513 a 543" sono soppresse.
4. Per l'anno 2008, per le esigenze connesse alla tutela dell'ordine pubblico, alla prevenzione ed al contrasto del crimine, alla repressione delle frodi e delle violazioni degli obblighi fiscali ed alla tutela del patrimonio agroforestale la Polizia di Stato, l'Arma dei carabinieri, il Corpo della Guardia di finanza, il Corpo della polizia penitenziaria ed il Corpo forestale dello Stato sono autorizzati ad effettuare assunzioni in deroga alla normativa vigente entro un limite di spesa pari a 50 milioni di euro per l'anno 2008, a 120 milioni di euro per l'anno 2009 ed a 140 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010. A tal fine è istituito, nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze un apposito fondo con uno stanziamento pari a 50 milioni di euro per l'anno 2008, a 120 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009 ed a 140 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010. Alla ripartizione del predetto fondo si provvede con D.P.R. da emanare entro il 31 marzo 2008, secondo le modalità di cui all'articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 e successive modificazioni.
5. I contratti di formazione e lavoro di cui al comma 528, dell'art. 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 non convertiti entro il 31 dicembre 2007 sono prorogati al 31 dicembre 2008.
6. Per il personale assunto con contratto di lavoro a tempo parziale la trasformazione del rapporto a tempo pieno può avvenire nel rispetto delle modalità e dei limiti previsti dalle disposizioni vigenti in materia di assunzioni. In caso di assunzione di personale a tempo pieno è data precedenza alla trasformazione del rapporto di lavoro per i dipendenti assunti a tempo parziale che ne abbiano fatto richiesta.(I PRECARI HANNO LA PRECEDENZA IN CASO DI ASSUNZIONI DI PERSONALE A TEMPO PIENO)
7. Per l'anno 2010 le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 523 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, possono procedere, previo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 60 per cento di quelle relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente. (BLOCCO PARZIALE DEL TURNOVER ALLUNGATO FINO ALL’ANNO 2010: 60 ASSUNZIONI OGNI 100 CESSAZIONI DAL SERVIZIO)
8. Le assunzioni di cui al comma 7 sono autorizzate con la procedura di cui all'articolo 1, comma 536 della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
9. Per fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza, per il medesimo anno 2010 le amministrazioni di cui al comma 7 del presente articolo possono altresì procedere ad ulteriori assunzioni nel limite di un contingente complessivo di personale corrispondente ad una spesa annua lorda pari a 75 milioni di euro a regime. A tal fine è istituito, nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze un apposito fondo con uno stanziamento pari a 25 milioni di euro per l'anno 2010 ed a 75 milioni di euro a decorrere dall'anno 2011. Le relative autorizzazioni ad assumere sono concesse secondo le modalità di cui all'articolo 39 comma 3-ter della legge 27 dicembre 1997, n. 449 e successive modificazioni.
10. All'articolo 1, comma 103 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, come modificato all'articolo 1, comma 537 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le parole "a decorrere dall'anno 2010" sono sostituite dalle seguenti: "a decorrere dall'anno 2011". (LE ASSUNZIONI NEI LIMITI DELLE CESSAZIONI DAL SERVIZIO, PREVISTE DALLA FINANZIARIA 2005, AVVERRANO A PARTIRE DAL 2011. SIGNIFICA CHE FINO A TUTTO IL 2010 C'E' IL BLOCCO PARZIALE. E' UNA CONFERMA DI TIPO PROCEDURALE A QUANTO GIà PREVISTO DAL COMMA 7).
11. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 1, comma 519, della legge 27 dicembre 2006,n. 296, nell'anno 2008, i bandi di concorso per le assunzioni a tempo indeterminato nelle pubbliche amministrazioni possono prevedere una riserva di posti non superiore al 20% dei posti messi a concorso per il personale non dirigenziale che abbia maturato almeno tre anni di esperienze di lavoro subordinato a tempo determinato presso pubbliche amministrazioni in virtù di contratti stipulati anteriormente alla data del 28 settembre 2007.(I BANDI DI CONCORSO PER ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO POTRANNO PREVEDERE RISERVE DI POSTI, PARI Al 20% DEL TOTALE, A FAVORE DEI PRECARI IN POSSESSO DEL REQUISITO DEI 3 ANNI DI ANZIANITA’ DI SERVIZIO, MATURATI CON CONTRATTI STIPULATI PRIMA DEL 28/09/2007)
12. Al fine di incrementare la fruizione degli Istituti e luoghi di cultura anche attraverso l'estensione degli orari di apertura, il Ministero per i beni e le attività culturali è autorizzato a bandire concorsi e procedere all'assunzione straordinaria di 400 assistenti alla vigilanza, sicurezza, accoglienza, comunicazione e servizi al pubblico, di posizione economica B3, in deroga alle vigenti disposizioni limitative delle assunzioni.
13. Al fine di rafforzare le strutture tecnico-amministrative preposte alla tutela del paesaggio e dei beni architettonici, archeologici e storico artistici, il Ministero per i beni e le attività culturali è autorizzato a bandire concorsi e procedere all'assunzione straordinaria di complessive cento unità di personale di posizione economica C1, scelte tra architetti, archeologi, storici dell'arte ed amministrativi, in deroga alle vigenti disposizioni limitative delle assunzioni.
14. La definizione della pianta organica del Ministero per i beni e le attività culturali, ai sensi dell'articolo 1, comma 404, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, tiene conto delle assunzioni di cui al presente articolo nei limiti della dotazione organica risultante dalla riorganizzazione operata ai sensi del medesimo comma 404, dell'articolo 1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
15. All'onere derivante dall'attuazione dei commi dal 12 al 14, pari a euro 14.621.242 annui, si provvede, a decorrere dall'anno 2008, mediante utilizzo delle risorse di cui all'articolo 1, comma 1142, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, allo scopo intendendosi corrispondentemente ridotta l'autorizzazione di spesa di cui al medesimo comma.
16. Allo scopo di potenziare il supporto tecnico amministrativo alle funzioni del Ministero dell'economia e delle finanze, in particolare in materia di politica economica e finanziaria, di politiche fiscali e di amministrazione generale, anche al fine di assecondare i processi in atto di riorganizzazione delle strutture centrali e periferiche, è autorizzata, anche in deroga ai limiti stabiliti dalle disposizioni vigenti, la spesa di 4 milioni di euro per il 2008 e di 9 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2009, per l'attuazione di un programma straordinario di reclutamento, attraverso procedure selettive aperte all'esterno per almeno la metà dei posti disponibili, di personale, anche di livello dirigenziale, di particolare qualificazione professionale. Si applica l'ultimo periodo del comma 481, dell'art. 1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
17. Per l'anno 2008, il personale appartenente a Poste Italiane spa., già dipendente dall'Amministrazione autonoma delle Poste e delle Telecomunicazioni, ed il personale dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato spa già dipendente dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, il cui comando presso uffici delle pubbliche amministrazioni è stato già prorogato per l'anno 2007 ai sensi, rispettivamente, dell'art. 1, comma 534, della legge 27 dicembre 2007, n. 296, e dell'articolo 1 comma 6-quater del decreto legge 28 dicembre 2006, n. 300, convertito con modificazioni dalla legge 26 febbraio 2007, n. 17, può essere inquadrato, a domanda, nei ruoli delle amministrazioni presso cui presta servizio in posizione di comando o presso le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ai sensi degli articoli 30, 33 e 34-bis del predetto decreto, nei limiti dei posti di organico. I relativi provvedimenti di comando sono prorogati fino alla conclusione delle procedure di inquadramento, e comunque non oltre il 31 dicembre 2008.
18. All'articolo 1, comma 565, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono apportate le seguenti modifiche:
a) al punto 3 della lettera c), sostituire le parole "può essere valutata" con le seguenti: "è verificata";
b) in fine, aggiungere il seguente periodo: "Nelle procedure di reclutamento della dirigenza sanitaria, svolte in attuazione della presente legge, il servizio prestato nelle forme previste dalla lettera a) del presente comma presso l'azienda che bandisce il concorso è valutato ai sensi degli articoli 27, 35, 39, 43, 47 e 55 del DPR 10 dicembre 1997, n. 483.
19. Ai fini del concorso al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, per ciascuno degli anni 2008 e 2009, le Camere di commercio possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, secondo le modalità di seguito indicate:
a) nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 70 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente, ove l'indice di equilibrio economico-finanziario risulti inferiore a 35;
b) nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 35 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente ove l'indice di equilibrio economico-finanziario risulti compreso tra 36 e 45;
c) nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 25 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente , ove l'indice di equilibrio economico-finanziario risulti superiore a 45.
20. L'indice di equilibrio economico-finanziario indicato al comma 18 è determinato secondo le modalità ed i criteri di cui al decreto del Ministro delle attività produttive 8 febbraio 2006.
21. Per le assunzioni di personale a tempo indeterminato, l'Unioncamere fa riferimento alle modalità individuate nel comma 18, lettera a).

martedì 2 ottobre 2007

FINANZIARIA: AG.ENTRATE; LOTTA EVASIONE, SERVONO PIU'RISORSE

(ANSA) - ROMA, 2 OTT - ''Non si puo' fare la lotta all'evasione fiscale senza un rafforzamento delle risorse in campo'': il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Massimo Romano, avverte cosi' sulle possibili conseguenze della decisione di non prevedere risorse per nuove assunzioni nell'amministrazione finanziaria.
La 'bozza' del decreto che accompagna la Finanziaria conteneva infatti uno stanziamento per l'Agenzia delle Entrate, l'Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza (per assunzioni in deroga) di circa 100 milioni nel 2008, 162 nel 2009 e 227,1 milioni nel 2010. Ma l'articolo (il 39) e' saltato nel corso della discussione nel Consiglio dei ministri di venerdi' notte.
Il direttore delle Entrate Romano aggiunge pero' di ''confidare nel Parlamento, nella sensibilita' delle forze politiche e dei parlamentari. Il vice ministro Visco - aggiunge - e' gia' intervenuto sulla vicenda in maniera chiara e netta''. Romano, nel corso di un convegno alle Entrate, fa notare che ''assunzioni nell'amministrazione finanziaria significano investire non aumentare la spesa; significano aumentare le entrate e questo e' dimostrato''. Maggiori entrate significano anche in prospettiva la possibilita' di abbassare le tasse, prosegue il numero uno dell'Agenzia.
L'Agenzia delle Entrate sottolinea la necessita' di 5.000 nuove assunzioni nel prossimo triennio: 2.000 in sostituzione delle 3.000 persone che nel periodo lasceranno l'amministrazione (per pensionamento o altri motivi) e 3.000 nuove assunzioni proprio per l'esigenza dell'aumento dei controlli fiscali. In ogni caso l'amministrazione chiede di poter puntare sulla qualita' delle professionalita'.
Poi un esame di quello che e' la storia della pianta organica del 'braccio armato' del fisco in Italia: ''Nel corso degli anni c'e' stato un depauperamento delle risorse umane, siamo diminuiti. C'e' poi un problema di professionalita' perche' il sistema tributario e' profondamente mutato. Allora l'Agenzia ha fatto una scelta chiara puntando alle assunzioni piu' qualificate possibili. Nostro obiettivo e' stato quello di assumere 'cervelli' perche' la nostra attivita' si basa su conoscenze e competenze specifiche. Adesso pero' c'e' un problema di risorse - conclude Romano - e confido nella sensibilita' dell'autorita' politica''.