Stop ad assunzione dopo controversie
La manovra "anti-precari" appena approdata in Senato contiene una misura che, una volta diventata legge, renderà "permanente" la loro condizione. Secondo quanto apprende l'agenzia Agi, un emendamento del governo, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera e recepito dal maxiemendamento, preclude in sostanza ai lavoratori precari la possibilità di ottenere dal magistrato la stabilizzazione del loro rapporto di lavoro.
Finora il giudice, che riscontrava irregolarità sul ricorso ad uno o più contratti a termine, poteva obbligare il datore di lavoro a riammettere in servizio il lavoratore con un contratto a tempo indeterminato. Ma sembra non sarà più così.
La manovra prevede che il giudice dovrà limitarsi ad applicare all'azienda una sanzione di entità variabile tra le 2,5 e le 6 mensilità (la stessa prevista per le imprese al di sotto dei 15 dipendenti). La nuova norma, sempre che il Senato non modificherà il testo, si dovrà applicare anche ai giudizi in corso all'entrata in vigore della legge.
Stando così le cose, il datore di lavoro potrà effettuare una serie pressoché infinita di contratti a termine rischiando al massimo una sanzione di importo pari a sei mensilità.(
Confindustria: "Direzione giusta"
La norma "anti-precari", contenuta nella manovra ora all'esame del Senato, "va nella giusta direzione": questo il giudizio del direttore generale di Confindustria, Maurizio Beretta, in merito alla misura che preclude per il lavoratore precario la possibilità di ottenere dal magistrato la stabilizzazione del contratto, in caso di irregolarità accertate. "Un po' di semplificazione - spiega Beretta - e di minor rigidità è quello che serve al mercato del lavoro. In questo, come in altri casi, non è di sanzioni che abbiamo bisogno ma di norme praticabili, che abbiano un senso logico rispetto alla reale situazione".
Cgil: "La norma è iniqua"
"Si aumenta la disparità tra lavoratori e imprese", dando a queste ultime "mano libera" sull'utilizzo dei contratti a termine, spiega Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil con delega al mercato del lavoro. La norma prevede, in caso di irregolarità nella causale di utilizzo del contatto a termine, l'obbligo per le imprese di indennizzare il lavoratore precario, ma non di riammetterlo al posto di lavoro. E' una misura "molto negativa - aggiunge Fammoni - che lascia aperta ogni possibilità per le aziende sull'uso del contratto a termine, senza che, in caso di irregolarità, queste abbiano alcuna ripercussione futura".
Fonte: Tgcom
sabato 26 luglio 2008
Nella finanziaria norma contro le stabilizzazioni dei precari
Pubblicato da Webmaster alle 22:45 16 commenti
Etichette: finanziaria 2009, precari
venerdì 25 luglio 2008
Interrogazione parlamentare
Interrogazione dei senatori Donatella Poretti e Marco Perduca al Ministro per la Pubblica amministrazione e Innovazione e al Ministro della Difesa
premesso che:
in un servizio del quotidiano IlSole24Ore dell’11 novembre 2007, pag. 11, dal titolo «Settantamila precari di serie B. Sono i vincitori di concorso ancora senza posto. La sanatoria alimenta i ricorsi», e secondo le notizie diffuse dal «Comitato vincitori non assunti della Pubblica Amministrazione» attraverso il sito Internet www.vincitori-non-assunti.org, sono circa 70.000 i cittadini che, vincitori e/o idonei di concorsi pubblici, sono ancora -spesso da anni- in attesa di assunzione. Tra questi, circa 700 presso il Ministero della Difesa;
nonostante l’esistenza di concorsi del Ministero della Difesa, con regolari vincitori che non sono mai stati assunti, vengono banditi ulteriori concorsi con altrettanti costi economici;
secondo il “Comitato vincitori non assunti della Pubblica Amministrazione”, dalla data di approvazione della graduatoria dei concorsi, ogni tentativo di ottenere notizie dai Ministeri di riferimento dei concorsi sulle date di assunzione, si sono risolti in un nulla di fatto: la motivazione sarebbe, a causa del blocco delle assunzioni, la mancanza di autorizzazione della Funzione Pubblica;
la situazione si è ulteriormente aggravata con il decreto legge 25 giugno 2008, n.112 (Art.66 sul Turn Over) che restringe le possibilità di queste assunzioni.
Per sapere:
per quale ragione vengano banditi concorsi se coloro che hanno gia’ vinto in passato non sono stati ancora assunti;
quali iniziative il Ministro intenda prendere a tutela dei vincitori di pubblici concorsi, perche’ sia garantito il loro diritto all’assunzione;
come si intenda agire, in presenza di vincitori e/o idonei di concorso non assunti, perchè le singole amministrazioni non bandiscano ulteriori concorsi per le stesse mansioni e/o posizioni senza aver provveduto alle assunzioni dei precedenti vincitori;
se non si ritenga opportuno disporre l’assunzione immediata dei vincitori di concorso ancora in attesa.
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lunedì 21 luglio 2008
TURN OVER MANOVRA ECONOMICA (A.C. 1386)
L'articolo di riferimento è il 66. Ecco schematicamente in breve cosa c'è nella manovra:
ANNO 2008: resta come prima, ogni 10 cessazioni ci saranno 4 precari da stabilizzare e 2 assunzioni da concorso - vedi commi 2 e 4;
ANNO 2009: ogni 10 cessazioni ci saranno un precario da stabilizzare ed un vincitore da assumere (questi ultimi godono anche di varie proroghe finanziate con 75 milioni di euro che equivalgono ad altre 1000 assunzioni) - vedi commi 3, 5 e 6;
ANNI 2010-2011: 2 assunzioni da concorso ogni 10 cessazioni (nessuna stabilizzazione) - vedi comma 7;
ANNO 2012: 5 assunzioni da concorso ogni 10 cessazioni (nessuna stabilizzazione)- vedi comma 9
NOTA: tali restrizioni non si applicano per le categorie protette e per le forze dell'ordine. Università ed enti di ricerca hanno un regime diverso.
Pubblicato da Redazione alle 14:54 20 commenti
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