Apc-STATALI/ PADOA-SCHIOPPA: NIENTE AUMENTI SENZA RIFORME (CORSERA)
Welfare, per sindacato opportunità unica di riforma Roma, 19 apr. (Apcom) - Prima di far scattare gli aumenti contrattuali per il pubblico impiego occorre adeguare la parte normativa dei contratti al memorandum sottoscritto da governo e parti sociali. A sottolinearlo, in un colloquio con il Corriere della Sera, è il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa.
"Chi pensa che prima si danno i soldi e poi si fanno le riforme - dice il ministro - ha sbagliato i suoi conti. Il governo ha sottoscritto un memorandum e stanziato le risorse, ma gli aumenti saranno pagati con la firma del contratto. E il contratto non sarà firmato se la parte normativa non sarà allineata con i principi stabiliti da quel documento".
Per Padoa-Schioppa il sindacato, impegnato nella trattativa con il governo sulla riforma del welfare, ha "un'occasione da non perdere", con "l'opportunità storica di contribuire a risistemare lo stato sociale e a riformare la pubblica amministrazione".
Ritornando poi al pubblico impiego, il titolare di via Venti settembre aggiunge che "siamo nella logica di un negoziato e finchè non è concluso nulla è definitivo. Il memorandum è un documento certamente impegnativo, ma un momento dopo si comincia a discutere la sua interpretazione". Per il ministro è stata abbandonata la logica dei premi a pioggia "introducendo la meritocrazia ufficio per ufficio". A proposito, inoltre delle risorse a disposizione per il rinnovo del contratto, 1,7 mld, il ministro precisa che devono comprendere tutto. Se gli enti locali vogliono concedere aumenti ulteriori legati alla produttività "devono reperire autonomamente i fondi necessari".
Welfare, per sindacato opportunità unica di riforma Roma, 19 apr. (Apcom) - Prima di far scattare gli aumenti contrattuali per il pubblico impiego occorre adeguare la parte normativa dei contratti al memorandum sottoscritto da governo e parti sociali. A sottolinearlo, in un colloquio con il Corriere della Sera, è il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa.
"Chi pensa che prima si danno i soldi e poi si fanno le riforme - dice il ministro - ha sbagliato i suoi conti. Il governo ha sottoscritto un memorandum e stanziato le risorse, ma gli aumenti saranno pagati con la firma del contratto. E il contratto non sarà firmato se la parte normativa non sarà allineata con i principi stabiliti da quel documento".
Per Padoa-Schioppa il sindacato, impegnato nella trattativa con il governo sulla riforma del welfare, ha "un'occasione da non perdere", con "l'opportunità storica di contribuire a risistemare lo stato sociale e a riformare la pubblica amministrazione".
Ritornando poi al pubblico impiego, il titolare di via Venti settembre aggiunge che "siamo nella logica di un negoziato e finchè non è concluso nulla è definitivo. Il memorandum è un documento certamente impegnativo, ma un momento dopo si comincia a discutere la sua interpretazione". Per il ministro è stata abbandonata la logica dei premi a pioggia "introducendo la meritocrazia ufficio per ufficio". A proposito, inoltre delle risorse a disposizione per il rinnovo del contratto, 1,7 mld, il ministro precisa che devono comprendere tutto. Se gli enti locali vogliono concedere aumenti ulteriori legati alla produttività "devono reperire autonomamente i fondi necessari".
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