giovedì 7 giugno 2007

Fondi dormienti: cosa devono fare i "risparmiatori traditi"

Fondi dormienti: cosa devono fare i "risparmiatori traditi"
Roma, 07 GIU (Velino) - All'indomani del via libera del governo al regolamento attuativo sulla vicenda dei cosiddetti "fondi dormienti", alle associazioni dei consumatori sono arrivate centinaia di richieste sul funzionamento della nuova norma. In base al decreto varato dal Consiglio dei ministri martedi' scorso, tutti i depositi (di vario genere, dai conti corrente alle polizze assicurative fino ai libretti di risparmio postali) definiti "dormienti", cioe' non movimentati per la scomparsa o la morte dei titolari, vanno a costituire un apposito Fondo che - per l'80 per cento - servira' a risarcire i cosiddetti "risparmiatori traditi".
Secondo una stima recente, sono oltre 630 mila le persone coinvolte negli ultimi crack finanziari: 450.000 nel default dell'Argentina, 145.000 in quello Parmalat; 35.000 nei bond Cirio. Il controvalore delle perdite causate dai "cattivi consigli" di banche e intermediari finanziari e' stimato in circa 26 miliardi di euro, a fronte del quale il nuovo Fondo alimentato con i "depositi dormienti" dovrebbe poter mettere a disposizione circa una decina di miliardi. La domanda e', appunto, come tecnicamente funzionera' il meccanismo.
Bene. Intanto vediamo come soldi e titoli "dormienti" passano al Fondo del ministero dell'Economia. Gli intermediari finanziari (banche, Sim, gestori del risparmio, Poste,compagnie di assicurazioni) hanno l'obbligo di avvisare il cliente del rischio di estinzione del deposito, mediante una lettera raccomandata all'ultimo indirizzo conosciuto. In assenza di operazioni dopo 180 giorni dalla spedizione dell'avviso, il deposito viene fatto passare sotto la gestione dello Stato. Resta pero' aperta la questione del monitoraggio, su cui e' competente la Banca d'Italia: a questo proposito, l'associazione di consumatori Adusbef ha chiesto a Palazzo Koch di effettuare un monitoraggio completo, facendo chiarezza sui moltissimi casi in cui i depositi sono stati dichiarati "prescritti". Su questo, ci sono 10 denunce in diverse Procure della Repubblica che ipotizzano il reato di appropriazione indebita. In ogni caso, i risparmiatori traditi per ora devono solo aspettare. Almeno fino al 31 ottobre 2007 e fino all'insediamento della commissione ministeriale, formata da un presidente del Consiglio di Stato, un consigliere della Corte dei Conti, un dirigente del Tesoro, uno della Banca d'Italia, dell'Isvap, della Consob e dei consumatori.

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