venerdì 8 giugno 2007

Il Governo ha preso l'impegno per far scorrere le graduatorie del concorso per gli ispettori del lavoro

CAMERA DEI DEPUTATI - XV LEGISLATURA
Resoconto della XI Commissione permanente
(Lavoro pubblico e privato)

XI Commissione - Resoconto di giovedì 7 giugno 2007

7-00173 Pagliarini: Rafforzamento dell'organico degli ispettori del lavoro.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, iniziata nella seduta del 30 maggio 2007.

Il sottosegretario Rosa RINALDI ricorda che il Governo, fin dal suo insediamento, in coerenza ed in attuazione del programma, ha attribuito una posizione di assoluta preminenza al tema della lotta al lavoro nero e irregolare e della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
Già la scorsa estate era stato, infatti, predisposto un primo «pacchetto» di misure, introdotte con il decreto-legge n. 223 del 2006, volte a contrastare il lavoro irregolare cui spesso si associa il mancato rispetto anche della normativa sulla sicurezza. L'articolo 36-bis del decreto-legge Bersani ha previsto la possibilità, per gli ispettori del lavoro, di irrogare il provvedimento di sospensione dei lavori nei cantieri nei quali si riscontri l'impiego di personale non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori regolarmente occupati. Fa presente che il Governo ha inoltre presentato, su proposta del Ministero del lavoro, un emendamento all'articolo 36-bis, da introdurre nel testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che estende la sospensione dell'attività di impresa anche al di fuori del settore edile, sia qualora venga riscontrato l'impiego di personale non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20 per cento, sia in caso di reiterate violazioni della disciplina in materia di tempi di lavoro, di riposo giornaliero e settimanale. Inoltre ricorda che l'articolo 36-bis prevede la comminazione di una maxisanzione amministrativa e l'emanazione, da parte del Ministero delle Infrastrutture, del provvedimento di interdizione dalla contrattazione con le pubbliche amministrazione. Inoltre nello stesso provvedimento è stato posto a carico dei datori di lavoro del settore edile, l'obbligo di comunicare l'instaurazione del rapporto di lavoro con il lavoratore il giorno antecedente, mediante documentazione avente data certa. Tale obbligo di comunicazione è stato esteso dalla legge finanziaria per il 2007 a tutti i settori di attività compreso il settore agricolo. Infine, è stata introdotta l'obbligatorietà della tessera di riconoscimento per i lavoratori che operano nei cantieri ai fini di una loro immediata identificazione.
A questi elementi per il contrasto al lavoro non dichiarato e per la sicurezza nei luoghi di lavoro altri ne ha aggiunti la legge finanziaria per il 2007 che ha esteso a tutti i settori il documento unico di regolarità contributiva (DURC) rilasciato alle sole imprese in regola con i versamenti contributivi, necessario per fruire dei benefici contributivi, previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale, l'adozione del fondo per l'emersione del lavoro irregolare e una nuova valorizzazione dei Comitati per il lavoro e l'emersione del sommerso (CLES).
Ritiene che tali disposizioni sono coerenti con uno dei punti fermi del Governo ovvero quello di favorire l'emersione del lavoro nero, diffondere una cultura della legalità e pervenire ad un'inversione di tendenza in materia di infortuni sul lavoro.
Per raggiungere tali risultati si è puntato, fondamentalmente, ad un rafforzamento dell'attività di vigilanza, realizzato anche attraverso l'aumento del personale ispettivo, e un'azione incisiva e capillare per informare e sensibilizzare lavoratori e imprese. Questa strategia ha permesso di far emergere negli ultimi 15 mesi 154.908 lavoratori irregolari, 122.000 nel 2006 e 32.908 nel primo trimestre 2007.
Il disegno di legge delega per l'emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e la sicurezza sul lavoro, finalizzato al riordino ed alla semplificazione del complesso impianto normativo in materia, attualmente all'esame del Senato, rappresenta un altro tassello fondamentale della strategia del Governo per la tutela della salute e dell'integrità fisica dei lavoratori. In attesa dell'entrata in vigore della riforma, considerato il drammatico andamento degli infortuni sul lavoro, come enunciato in un comunicato congiunto del Ministro del lavoro e del Ministro della salute, dell'11 maggio scorso, il Governo ha deciso di rendere prescrittive alcune norme contenute nel disegno di legge delega e di mettere in campo straordinari strumenti di intervento.
In considerazione del fatto che la tematica della sicurezza, pur investendo la competenza del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, coinvolge anche quella di un cospicuo numero di amministrazioni, nel citato disegno di legge, è prevista, tra i principi di delega, anche la realizzazione di un coordinamento su tutto il territorio nazionale delle attività in materia di salute e sicurezza sul lavoro, finalizzato all'emanazione di uniformi indirizzi generali e alla promozione dello scambio di informazioni. È inoltre prevista la razionalizzazione e il coordinamento delle strutture centrali e territoriali di vigilanza al fine di rendere più efficaci gli interventi di pianificazione, programmazione, promozione della salute, eliminando dispendiose duplicazioni di adempimenti. Si tratta di una misura intesa non solo a razionalizzare l'attività delle varie amministrazioni interessate, ma anche a travasare le esperienze finora maturate nei diversi comparti interessati.
Una particolare attenzione è rivolta alla cultura della formazione in materia di sicurezza per i soggetti del sistema di prevenzione aziendale ed anche in ambito scolastico. È evidente, in proposito, che fondamentale è stata, e sarà anche nel prosieguo, la collaborazione e l'interscambio tra le diverse parti coinvolte al fine di rendere comuni le esperienze di ogni singolo comparto.
Ritiene che il quadro descritto delinea l'azione che il Governo ha fin dal suo insediamento tracciato sul cruciale tema della sicurezza in senso ampio. Come già illustrato dal Ministro per il lavoro nell'ambito di un'informativa in materia e nel richiamato comunicato congiunto, fa presente che è intenzione del Ministero valorizzare e potenziare al massimo l'attività di vigilanza effettuata dagli ispettori del lavoro e dai Nuclei dei Carabinieri incardinati negli uffici periferici, coordinandola con quella degli organi ispettivi degli enti previdenziali, in sinergia con le altre amministrazioni. Altrettanto indispensabile risulta, per quanto sopra illustrato, l'incremento dell'apparato ispettivo delle regioni, attraverso l'assunzione di tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro.
Il Ministero del lavoro, in tal senso, ha già avviato una serie di azioni mirate alla crescita, in termini di professionalità, del personale già in forza presso le proprie sedi ed all'aumento dei contingenti di idoneo personale, per il rafforzamento e la valorizzazione dei servizi ispettivi. In tale ambito sono stati emanati bandi per 795 ispettori del lavoro e 75 ispettori tecnici destinati alle strutture territoriali (Direzione regionali e provinciali del lavoro), già conclusi, con l'immissione in servizio della totalità dei candidati vincitori, e anche degli idonei per i posti resisi disponibili per rinunce nel frattempo intervenute. Nell'ambito del processo di valorizzazione delle professionalità dell'area della vigilanza, sono stati portati a termine i percorsi di riqualificazione per i profili di accertatore del lavoro, ispettore del lavoro coordinatore e ispettore tecnico coordinatore, anche questi da impegnare per potenziare la vigilanza.
Sottolinea che, a seguito della legge finanziaria 2007, il Ministero del lavoro è stato autorizzato all'immissione in servizio fino a 300 unità di personale risultato idoneo al concorso, e all'immissione nei ruoli di destinazione finale e al conseguente adeguamento delle competenze economiche, del personale in servizio risultato vincitore ovvero idoneo nei relativi percorsi di riqualificazione.
Dal prossimo 1o luglio si registrerà, quindi, l'immissione in servizio di ulteriori 241 nuove unità ispettive, oltre alle 870 unità immesse in ruolo nel corso del 2006, nonché 60 unità nel Comando dei Carabinieri presso il Ministero del lavoro cui sì sommano 1746 ispettori dell'INPS e 404 ispettori dell'INAIL.
Riassumendo, rileva come il Ministero del Lavoro, al 30 aprile del 2006 con 2019 ispettori; nel periodo maggio-luglio 2006 abbia immesso in servizio 795 ispettori amministrativi del lavoro mentre 75 ispettori tecnici sono stati immessi nel mese di dicembre 2006. Conseguentemente l'organico complessivo degli ispettori a luglio 2007 sarà di 3130 unità, compresi 241 nuovi ispettori e 60 Carabinieri, con un aumento complessivo del 55 per cento rispetto allo scorso anno. I Carabinieri passeranno da 443 unità a 503 unità, cui si sommano i 1746 ispettori INPS e i 404 ispettori dell'INAIL.
Precisa che, quindi, l'incremento complessivo della forza ispettiva è pari al 48 per cento del globale.
Ritiene necessario inoltre ricordare che, in seguito alla richiesta del Ministro del lavoro, condivisa dall'intero Governo, il Ministro dell'Economia ha emanato un decreto di variazione del bilancio con il quale ha conferito un'integrazione di 3 milioni di euro a favore dei capitoli di spesa relativi all'indennità di missione, da corrispondere agli ispettori del lavoro e al personale dell'Arma dei Carabinieri addetto alla tutela del lavoro.
Ricorda poi che, nella seduta della Commissione lavoro del Senato del 30 maggio scorso, è stato approvato un emendamento parlamentare volto a rafforzare significativamente i servizi ispettivi del Ministero del lavoro attraverso l'autorizzazione ad assumere tutti gli idonei non dichiarati vincitori, collocati nelle rispettive graduatorie regionali di partecipazione, del concorso per 795 ispettori del lavoro. Fa presente che si tratta di un emendamento senza dubbio condivisibile nelle sue finalità, ma che non si può sottrarre a rilievi di criticità circa le modalità proposte per la relativa copertura, trovata attraverso un aumento delle accise.
Conclude, affermando che il Governo è comunque impegnato ad effettuare i necessari approfondimenti per individuare diverse risorse da destinare a tali interventi in materia di sicurezza del lavoro, in particolare per quanto concerne il funzionamento ed il potenziamento delle attività ispettive.
Simone BALDELLI (FI) ricorda di aver già sollevato il problema delle risorse finanziarie necessarie ad assicurare l'assunzione dei soggetti dichiarati idonei al concorso per ispettori del lavoro. A tale riguardo, avrebbe apprezzato una maggiore chiarezza del rappresentante del Governo circa l'impegno per il reperimento di tali risorse. Condividendo peraltro le finalità della risoluzione in titolo, preannuncia voto favorevole.
Il sottosegretario Rosa RINALDI precisa che le risorse finanziarie necessarie ad assicurare l'assunzione dei soggetti dichiarati idonei al concorso per ispettori del lavoro sono effettivamente disponibili e che il Governo ha semplicemente dichiarato di voler verificare la possibilità di individuare una copertura alternativa rispetto all'aumento delle accise.
Luigi FABBRI (FI) annuncia il proprio voto favorevole sulla risoluzione in discussione, sottolineando l'esigenza di una riorganizzazione e di un potenziamento del servizio ispettivo in materia di lavoro. Evidenzia quindi i rischi di confusione derivanti dalla molteplicità dei soggetti che attualmente si occupano di sicurezza sui luoghi di lavoro. Rileva quindi che spesso l'esiguità delle risorse disponibili non consente che gli ispettori del lavoro svolgano effettivamente i controlli per cui sono stati assunti, venendosi così a creare una situazione a dir poco paradossale. Osserva infine che il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro non riguarda solo i cantieri, ricordando l'elevato numero di incidenti domestici, anche gravi, e di infortuni nel settore agricolo.
Angelo COMPAGNON (UDC) annuncia, anche a nome del suo gruppo, voto favorevole sulla risoluzione in discussione, prendendo altresì atto favorevolmente delle rassicurazioni fornite dal rappresentante del Governo in ordine alla disponibilità di adeguate risorse finanziarie. Si associa quindi alle considerazioni del collega Fabbri circa l'importanza di interventi tempestivi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Emilio DELBONO (Ulivo) annuncia, anche a nome del suo gruppo, voto favorevole sulla risoluzione in titolo, ritenendo privi di fondamento i rilievi critici che talvolta sono mossi all'indirizzo del Governo, per i tempi con cui sta affrontando la problematica degli infortuni sui luoghi di lavoro. Osserva infatti che, come rilevato dai colleghi, il potenziamento dell'attività ispettiva in questo campo rappresenta un interesse assolutamente comune a maggioranza e opposizione. Il Governo, a suo avviso, sta agendo con determinazione, sollecitato anche dall'attenzione del Presidente della Repubblica, dell'opinione pubblica in generale e anche dei gruppi di opposizione. Auspica pertanto che la discussione su questi temi prosegua in modo sereno e costruttivo, senza lasciar spazio a contrapposizioni tra schieramenti.
Augusto ROCCHI (RC-SE), annunciando, anche a nome del suo gruppo, voto favorevole sulla risoluzione in discussione, osserva che gli interventi a favore della sicurezza sui luoghi di lavoro rappresentano uno degli aspetti più positivi dell'azione di Governo e sottolinea l'estrema delicatezza della situazione che il Governo si è trovato ad affrontare. Ritiene quindi che esistano le condizioni per affrontare serenamente e con il contributo di tutti i gruppi, di maggioranza e di opposizione, il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, senza lasciare spazio a elementi di preconcetta differenziazione.
Tommaso PELLEGRINO (Verdi) esprime un giudizio favorevole sulla risoluzione in titolo e sull'impegno del Governo in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Sottolinea quindi il problema della formazione professionale degli ispettori del lavoro, su cui richiama l'attenzione del Governo. Ricorda quindi le difficoltà derivanti dal sovraccarico di funzioni attribuite alle Aziende sanitarie locali, specie in alcune aree del Paese, e sottolinea l'esigenza di rendere più incisivi gli interventi volti a incentivare iniziative di prevenzione degli infortuni sul lavoro da parte delle aziende.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la risoluzione in titolo.

La seduta termina alle 14.55.
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Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00173
presentata da
GIANNI PAGLIARINI
mercoledì 9 maggio 2007 nella seduta n.154


L'XI Commissione,
premesso che:
la tragica sequenza delle morti sul lavoro ha assunto negli ultimi giorni una dimensione davvero drammatica: dall'inizio di quest'anno al 7 maggio 2007 si sono registrati 367 morti su un totale di 367.192 incidenti. Lo scorso anno gli infortuni sono stati circa 1 milione e 1280 i morti (con un incremento dell'11 per cento sul 2005): un vero e proprio bollettino di guerra, indegno per un paese civile;
lo scorso 13 aprile il Consiglio dei Ministri ha varato un disegno di legge delega al Governo per l'emanazione di un testo unico per il riassetto e la riforma della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Un testo importante che finalmente riordina la legislazione sulla sicurezza sul lavoro, ponendo mano, tra l'altro, alla riformulazione e all'adeguamento del sistema delle sanzioni, al rafforzamento del ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale, alla razionalizzazione e coordinamento delle strutture centrali e territoriali di vigilanza e all'applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza a tutti i settori e a tutti i lavoratori, indipendentemente dal rapporto di lavoro subordinato o autonomo che li lega all'imprenditore;
con questo provvedimento il Governo inizia a dare corso alla battaglia sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che è battaglia di civiltà. Si tratta di una priorità frutto di un impegno del Governo teso a mettere in campo ogni iniziativa necessaria a sconfiggere la piaga degli infortuni sul lavoro;
tuttavia vi è l'urgenza di porre un freno immediato al fenomeno degli incidenti sul lavoro e di stroncare la piaga delle cosiddette «morti bianche», facendo proprio l'appello del Presidente della Repubblica. Il riassetto normativo citato ha tempi di approvazione precisi legati all'iter della legge delega prima e all'emanazione dei decreti legislativi poi. È necessario pertanto un provvedimento d'urgenza finalizzato all'aumento immediato degli ispettori addetti al controllo, quantificabili in almeno mille unità, al fine di contrastare in maniera efficace il fenomeno degli infortuni e delle morti sul lavoro;
il Ministero del Lavoro nel 2004 ha bandito un concorso per esami per complessivi 795 posti di ispettori del lavoro, area funzionale C, posizione economica C2, per i suoi uffici periferici ubicati in sedici regioni; la procedura concorsuale ha determinato 795 vincitori e 902 idonei non dichiarati vincitori, collocati nelle rispettive graduatorie regionali di partecipazione. Nonostante l'incremento dell'organico con i 795 nuovi ispettori, la situazione relativamente alla dimensione del fenomeno del lavoro nero e dell'incidenza degli infortuni spesso mortali, rimane intollerabile. Tant'è che con la legge finanziaria 2007 il Governo ha disposto un ulteriore ampliamento di organico, attingendo dalla graduatoria degli idonei, limitando però l'assunzione a 242 unità di personale a causa della mancanza di fondi;
considerata la gravità della situazione appare urgente rafforzare maggiormente l'organico degli ispettori del lavoro. In questa direzione va anche la presa di posizione del Ministro Damiano che ha dichiarato al quotidiano La Stampa del 15 aprile: «Chiederò al Governo di sbloccare i fondi già stanziati per gli ispettori del Lavoro perché possano intensificare i controlli»,

impegna il Governo

ad adottare iniziative urgenti tese a far scorrere interamente le graduatorie regionali attualmente in vigore assumendo la totalità degli idonei della procedura concorsuale di cui sopra, affinché il personale risultato idoneo, quantificabile in circa 600 unità, possa essere immediatamente assunto al fine di divenire subito operativo e realizzare i controlli sui posti di lavoro necessari a contrastare la piaga del lavoro nero, degli infortuni e delle morti bianche.
(7-00173)
«Pagliarini, Delbono, Motta, Rocchi, Pellegrino, Di Salvo».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Come al solito bisogna trovarsi sul binario giusto e prendere al volo il treno delle sanatorie. Se sei su un'altro binario....rimani lì a vita.
Praticamente tra un pò ci saranno solo carabinieri, poliziotti, insegnanti e ispettori del lavoro nel pubblico impiego...gli altri si attaccano.