lunedì 28 maggio 2007

Intesa o sciopero generale, statali all'ultimo bivio

Orenove/11. Intesa o sciopero generale, statali all'ultimo bivio

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Roma, 28 MAG (Velino) - L'appuntamento tra governo sindacati, questa sera alle 21, potrebbe chiudere la vertenza statali o portare a un pesante sciopero generale del pubblico impiego previsto per venerdi' prossimo e tra una settimana replicare con la scuola. "Sul tavolo - scrive LA REPUBBLICA - c´e' la richiesta di 101 euro di aumento a regime, messa nero su bianco il 5 aprile scorso quando fu siglato un accordo che prendeva come riferimento una disponibilita' economica pari a 3,7 miliardi di euro. C´e' poi la questione dell´allungamento da due a tre anni della durata del contratto avanzata dall´esecutivo, una richiesta sulla quale i sindacati sono disponibili a trattare anche se 'non in sede di rinnovo' del pacchetto statali, come ha ribadito il segretario generale della Uil Luigi Angeletti: 'Sono cinque anni che diciamo che il modello contrattuale del 1993 deve essere cambiato. Ma solo discutendo tutti insieme su un tavolo dedicato e non durante la trattativa per il rinnovo di una sola categoria'.
Ai sindacati brucia pero' ancora lo slittamento della convocazione, spostata a sorpresa da giovedi' scorso a questa sera. Solo l´ultimo incidente di una serie di rinvii con forti polemiche che hanno toccato nervi scoperti, come la scarsa produttivita' e il numero stesso dei lavoratori coinvolti dal rinnovo: il leader della Cisl Raffaele Bonanni, nei giorni scorsi aveva bacchettato il governo, pronto a chiedere il rispetto delle 'compatibilita' finanziarie', ma colpevole di non sapere nemmeno quanti sono i dipendenti
pubblici. La sostanza dell´accordo e' infatti legata anche al numero degli statali: i 3,7 miliardi a disposizione potrebbero non bastare se la soglia dei dipendenti dovesse essere superiore ai 3,5 milioni. In questo caso l´aggiustamento richiederebbe dai 400 ai 600 milioni in piu'.
E per Rino Tarelli, segretario generale della Funzione pubblica della Cisl, 'e' l´ora di dare seguito con i fatti alle tante parole che abbiamo sentito negli ultimi mesi.
Bisognerebbe avere piu' rispetto per questi 3,5 milioni di lavoratori, visto che nella discussione non sono ancora entrati un progetto preciso e investimenti per il rilancio.
Certo - aggiunge - c´e' molto da fare sul fronte dell´efficienza e anche noi sapremo fare la nostra parte. Ma i 101 euro non sono assolutamente in discussione. Di durata triennale del contratto si puo' invece discutere. Ma non certo al tavolo degli statali'". (red)

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