Statali, FI: Su fannulloni governo predica male, razzola peggio
Roma, 18 APR (Velino) - ''Sui fannulloni il Governo, per bocca del Ministro Nicolais, predica male e razzola peggio. Il Ministro dapprima si abbandona ad una excusatio non petita sui fannulloni del pubblico impiego e poi si giustifica addebitando la colpa alla presunta mancanza di una cultura della valutazione e dei meccanismi di controllo.
Quando una cultura non c'e', la si crea: questo e' il compito piu' nobile della politica. Per questo, avremmo voluto sentire dal Ministro altre parole: che s'intende da un lato incentivare economicamente i dipendenti pubblici che lavorano di piu' e meglio, anche differenziando le loro retribuzioni accessorie; dall'altro individuare e sanzionare i comportamenti dei "fannulloni". È quanto affermano Simone Baldelli, componente del direttivo di Forza Italia alla Camera e membro della commissione Lavoro, e Gaetano Quagliariello, componente del direttivo di Forza Italia al Senato e membro della commissione Affari Costituzionali.
"Sappiamo che, per far questo, sarebbe necessario arginare lo strapotere sindacale che, invece, questo Governo sta lasciando irresponsabilmente dilagare - proseguono i due azzurri -. Non si tratta, dunque, di 'cultura' ma di scelta politica: il governo sappia assumersene la responsabilita'.
Per quanto riguarda l'individuazione dei titolari della valutazione, la nostra proposta e' semplice, chiara e diretta a responsabilizzare maggiormente le figure dirigenziali dando loro piu' poteri. Apprendiamo che, invece, il Ministro Nicolais vorrebbe affidare questo compito al Cnel: un modo per dilazionare il problema e, seppure solo in teoria - concludono Baldelli e Quaglieriello -, per ricondurre il compito della valutazione a un organo composto in maggioranza da rappresentanze sindacali''. (com/mpi)
Roma, 18 APR (Velino) - ''Sui fannulloni il Governo, per bocca del Ministro Nicolais, predica male e razzola peggio. Il Ministro dapprima si abbandona ad una excusatio non petita sui fannulloni del pubblico impiego e poi si giustifica addebitando la colpa alla presunta mancanza di una cultura della valutazione e dei meccanismi di controllo.
Quando una cultura non c'e', la si crea: questo e' il compito piu' nobile della politica. Per questo, avremmo voluto sentire dal Ministro altre parole: che s'intende da un lato incentivare economicamente i dipendenti pubblici che lavorano di piu' e meglio, anche differenziando le loro retribuzioni accessorie; dall'altro individuare e sanzionare i comportamenti dei "fannulloni". È quanto affermano Simone Baldelli, componente del direttivo di Forza Italia alla Camera e membro della commissione Lavoro, e Gaetano Quagliariello, componente del direttivo di Forza Italia al Senato e membro della commissione Affari Costituzionali.
"Sappiamo che, per far questo, sarebbe necessario arginare lo strapotere sindacale che, invece, questo Governo sta lasciando irresponsabilmente dilagare - proseguono i due azzurri -. Non si tratta, dunque, di 'cultura' ma di scelta politica: il governo sappia assumersene la responsabilita'.
Per quanto riguarda l'individuazione dei titolari della valutazione, la nostra proposta e' semplice, chiara e diretta a responsabilizzare maggiormente le figure dirigenziali dando loro piu' poteri. Apprendiamo che, invece, il Ministro Nicolais vorrebbe affidare questo compito al Cnel: un modo per dilazionare il problema e, seppure solo in teoria - concludono Baldelli e Quaglieriello -, per ricondurre il compito della valutazione a un organo composto in maggioranza da rappresentanze sindacali''. (com/mpi)
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