P.A.: LO PRESTI (AN), MOZIONE PRECARI E' VITTORIA DELLA CDL
(ANSA) - ROMA, 23 APR - Nino Lo Presti, capogruppo di An nella commissione lavoro della Camera, rivendica come una ''vittoria'' dell'opposizione l'approvazione della mozione sulla stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione, perche' ''grazie ad An e Forza Italia e' stata approvata una parte della mozione comune della Cdl''.
Lo Presti sostiene che ''finalmente e' stato chiarito che la stabilizzazione dei precari non interessera' i portaborse dei ministeri o i consulenti dei sindaci, quanto invece piuttosto si terra' conto delle esigenza di migliaia di giovani vincitori di concorso che attendono di entrare nella pubblica amministrazione''.
E' stata quindi ''smascherata - cosi' afferma Lo Presti - l'operazione demagogica del governo Prodi, che nella finanziaria aveva promesso con un grande effetto annuncio la stabilizzazione indiscriminata dei precari del pubblico impiego, senza pero' disporre delle risorse sufficienti e ingenerando false aspettative in lavoratori che gia' soffrono per la loro condizione''. (ANSA).
(ANSA) - ROMA, 23 APR - Nino Lo Presti, capogruppo di An nella commissione lavoro della Camera, rivendica come una ''vittoria'' dell'opposizione l'approvazione della mozione sulla stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione, perche' ''grazie ad An e Forza Italia e' stata approvata una parte della mozione comune della Cdl''.
Lo Presti sostiene che ''finalmente e' stato chiarito che la stabilizzazione dei precari non interessera' i portaborse dei ministeri o i consulenti dei sindaci, quanto invece piuttosto si terra' conto delle esigenza di migliaia di giovani vincitori di concorso che attendono di entrare nella pubblica amministrazione''.
E' stata quindi ''smascherata - cosi' afferma Lo Presti - l'operazione demagogica del governo Prodi, che nella finanziaria aveva promesso con un grande effetto annuncio la stabilizzazione indiscriminata dei precari del pubblico impiego, senza pero' disporre delle risorse sufficienti e ingenerando false aspettative in lavoratori che gia' soffrono per la loro condizione''. (ANSA).
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