LA NOTIZIA: GOVERNO METTE SUL TAVOLO SUD E PENSIONI(ORE 14) =
(AGI) - Roma, 29 mar. - Sud e Pensioni: due portate principali per il "menu" della seconda giornata di concertazione tra governo e parti sociali a Palazzo Chigi. Dopo la questione calda del modernizzazione della Pubblica amminsitrazione, su cui pesa la spada di Damocle dello sciopero degli statali il 16 aprile, oggi il confronto e' ripartito dallo sviluppo del Mezzogiorno e proseguira' nel pomeriggio con l'argomento del Welfare.
L'economia italiana potrebbe crescere fino al 3% ma per far questo - ha fatto notare il sottosegretario all'Economia, Sergio D'Antoni - il Sud dovrebbe far registrare una crescita su ritmi del 6%.
Per i sindacati invece, ha spiegato a nome di tutti Giorgio Santini segretario confederale della Cisl, "questo tavolo deve selezionare gli obiettivi e concertare le risorse per superare i punti di divario che ci sono col Nord e fare i passi avanti mancati in questi anni".
Quattro le linee guida su cui andare anvanti con un prossimo incontro sul tema Mezzogiorno fissato per il 12 aprile. Sicurezza-legalita', infrastrutture-rete logistica, formazione-istruzione-ricerca e politiche per lo sviluppo. Con
l'obiettivo di chiudere con un accordo entro la fine del mese di aprile sulle "strategie funzionali a un rilancio dello sviluppo nel Mezzogiorno, con particolare riferimento a questioni quali l'attrazione degli investimenti, la legalita', l'introduzione delle zone franche urbane, la qualita' della spesa per la riduzione del deficit infrastrutturale e logistico, la formazione e l'inclusione sociale, l'individuazione di piu' efficaci modalita' di incentivazione" si legge in una nota di Palazzo Chigi.
Intanto 'paletti' alle decisioni che dovra' prendere il Governo in tema di Mezzogiorno sono stati fissati da Confindustria e sindacati: "Bisogna concentrarsi su poche misure automatiche, come il credito d'imposta, che sollecitino gli investimenti delle imprese" ha detto il vicepresidente di Confindustria con delega per il Sud Ettore Artioli. In particolare, le risorse vanno concentrate su "poche opere strategiche" e cioe' il completamento della Salerno-Reggio Calabria che e' "l'eterna favola del Mezzogiorno", la rete portuale e il collegamento tirreno-adriatico. "La pubblica amministrazione al Sud e' inadeguata e scoraggia gli investimenti esteri" ha poi rilevato il segretario generale della Cna Giancarlo Sangalli. "E' positivo il coordinamento di risorse nazionali ed europee per avviare una politica infrastrutturale che e' il viatico per il rilancio del Sud. Ma il credito d'imposta e il cuneo sono fermi e soprattutto la fiscalita' di compensazione non e' piu' in agenda" ha rilevato il segretario confederale dell'Ugl Salvatore Ronghi, che ha partecipato al tavolo di concertazione sul Mezzogiorno a palazzo Chigi. Per Ronghi, "non bastera' cambiare nome a Sviluppo Italia per portare investimenti al Sud". (AGI)
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