lunedì 8 settembre 2008

"Potenziare gli organici degli ispettorati del lavoro": la richiesta di Foti alla Camera

"Potenziare gli organici degli ispettorati del lavoro": la richiesta di Foti alla Camera

Un appello per aumentare il numero degli ispettori, tramite l’assunzione del contingente di idonei all’ultimo concorso e un definitivo scorrimento delle graduatorie regionali. E’ quanto chiede il parlamentare del Pdl in un’interrogazione indirizzata al ministro Sacconi. A supporto della propria tesi, Foti cita il rapporto dell’Inail sugli infortuni sul lavoro per l’anno 2007

ROMA - Un appello per aumentare il numero di ispettori del lavoro mediante assunzione del contingente di idonei all'ultimo concorso, tramite un definitivo scorrimento delle graduatorie regionali. Lo ha formulato Antonino Foti del Pdl in un'interrogazione indirizzata all'attenzione del ministro del Welfare Maurizio Sacconi. A supporto della propria tesi, Foti cita il rapporto dell'Inail sugli infortuni sul lavoro per l'anno 2007 che vede al primo posto le costruzioni, seguite dalla lavorazione del legno e dall'estrazione di minerali, tra i settori maggiormente a rischio, nei quali si verificano incidenti gravi.

Le competenze in materia di vigilanza sulla sicurezza sul lavoro, di norma sono affidate alle Unitarie sanitarie locali (Ausl). Un decreto del 1997 ha però esteso agli ispettori del lavoro la vigilanza rispetto ad attività comportanti rischi particolarmente elevati, individuate nel settore delle costruzioni edili o di genio civile, nei lavori in sotterraneo e gallerie ed in quelli mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei.

Oggi il ministero del Lavoro dispone di circa 300 unità utilmente collocati nelle graduatorie dell'ultimo concorso pubblico per il profilo professionale ispettore del lavoro. Inoltre, ricorda sempre Foti, la legge finanziaria per il 2008 ha previsto lo stanziamento di risorse finanziarie da destinarsi all'assunzione di personale ispettivo nell'organico del ministero del Lavoro e previdenza sociale nella misura di 1 milione di euro per il corrente anno, 8 milioni per il 2009, 16 milioni dal 2010. Perché dunque non utilizzare queste risorse per potenziare gli organici contro gli infortuni sul lavoro? (dp)

Di seguito il testo dell'interrogazione:
ANTONINO FOTI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
in base al recente rapporto INAIL sugli infortuni sul lavoro per l'anno 2007 tra i settori maggiormente a rischio, nei quali si verificano incidenti gravi, tali da provocare un'invalidità permanente, al primo posto troviamo le costruzioni, seguite dalla lavorazione del legno e dall'estrazione di minerali che sempre in base al suddetto rapporto il costo sociale degli infortuni sul lavoro in Italia calcolato dall'INAIL per l'anno 2005 ammonta a quasi 45 miliardi e mezzo di euro, pari a circa il 3,21 per cento del Prodotto interno lordo;
nello specifico i costi assicurativi sono stati solo 11.760 miliardi di euro, a fronte di 14.377 miliardi per gli interventi e i dispositivi di prevenzione e di ben 19.307 per le altre spese legate ai danni da lavoro;
lavoro nero ed irregolare, la riemersione del caporalato, il frenetico indotto di appalti e subappalti con il fuorviare di illecite committenze, costituiscono primario rapporto di causa ed effetto per la produzione di incidenti sul lavoro;
i dati devono indurre a riflettere: 3,5 milioni di lavoratori irregolari; 1,5 milioni di occupati che svolgono la propria prestazione lavorativa con restrizioni e condizionamenti; 1 su 4 i lavoratori nel nostro Paese che operano nel sommerso (triste record tra i paesi europei con i nostri standard di industrializzazione), 1,6 milioni di maestranze addette nel settore dell'edilizia di cui il 50 per cento extracontratto, ai dati occorre anche aggiungere la miriade di imprese irregolari non censite;
i settori sopracitati sono soggetti all'attività di vigilanza dell'Ispettorato del lavoro, il quale svolge un'importante attività di prevenzione anche attraverso l'emersione del lavoro irregolare rappresentando, altresì, uno strumento di recupero contributivo;
il Ministero del lavoro dispone di un bacino di potenziali ispettori - circa 300 unità utilmente collocati nelle graduatorie (prorogate fino al 2010 per espressa disposizione decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248) dell'ultimo concorso pubblico per l'area funzionale C2 - profilo professionale ispettore del lavoro;
la legge finanziaria per il 2008, articolo 1 comma 346 lettera d), ha previsto lo stanziamento di risorse finanziarie da destinarsi all'assunzione di personale ispettivo nell'organico del Ministero del lavoro e previdenza sociale nella misura di 1 milione di euro per il corrente anno, 8 milioni per il 2009, 16 milioni dal 2010;
uno dei punti cardini del programma del Governo concerne l'incremento delle tutele delle garanzie e dei controlli in materia di sicurezza sul lavoro -:
se il Governo intenda procedere al potenziamento degli organici mediante assunzione dell'ultimo contingente di idonei tramite un definitivo scorrimento delle graduatorie regionali.
(29 luglio 2008)

tratto da www.superabile.it

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