martedì 29 maggio 2007

Manifesto MERITOCRAZIA

POLITICA: BALDELLI (FI), CONTRO LA CRISI UN MANIFESTO PER LA MERITOCRAZIA =
NECESSARIO VALORIZZARE GIOVANI E RECUPERARE RISPETTO PER LE RISORSE PUBBLICHE

Roma, 23 mag. - (Adnkronos) - "Da un lato ci sono 178mila eletti, dall'altra c'e' la grande disaffezione popolare verso la politica, che ha varie origini ma che non puo' essere ignorata. Penso che una via per uscirne sia una sorta di manifesto per la meritocrazia e la competitivita' su cui dovrebbero confrontarsi tutti i partiti".
Lo dice all'ADNKRONOS il deputato di Forza Italia, Simone Baldelli, che, intervenendo nel dibattito sulla crisi della politica, aggiunge: "In ogni caso, l'Istat fornisce i dati su un'Italia vecchia, e la politica riflette questo elemento. Penso che un primo segnale importante sarebbe dare piu' spazio ai giovani impegnati in politica e nelle istituzioni. Facce fresche e gente non ferma al passato, al secolo scorso...".
Per l'ex leader dei giovani azzurri, l'analisi del discredito della politica non puo' prescindere da alcuni fatti: "Intanto -spiega- gli anni di piombo hanno inibito l'impegno di molti giovani che pure si sarebbero spesi per la cosa pubblica; inoltre, da un lato c'e' chi non ha fatto i conti con il comunismo e dall'altro, i partiti non hanno fatto i conti con la fine della prima Repubblica, lasciando che fosse processata nei tribunali. Senza contare i sindacati, spesso difensori di sacche di inefficienza".
Se questa e' l'analisi, la proposta di Baldelli e' un sostanziale 'largo ai giovani' e, appunto un manifesto per la meritocrazia. Ma senza scadere nel qualunquismo: "Ricordiamoci -conclude- che e' questa legge elettorale che ha consentito a molti giovani di entrare in Parlamento e di iniziare un ricambio di classe dirigente. Per esserne all'altezza, siccome i cittadini hanno ragione, basterebbe recuperare valori come il rispetto del denaro pubblico e i principi di efficienza nella Pubblica amministrazione".



POLITICA: CARICA DEGLI UNDER 40, SI' BIPARTISAN A MANIFESTO MERITOCRAZIA/ADNKRONOS =
BENE IDEA BALDELLI (FI), PAROLA A GIOVANI PER RIAPRIRE DIALOGO CON CITTADINI

Roma, 27 mag. (Adnkronos) - ''Largo ai giovani, ma solo quelli che meritano''. Potrebbe essere questo lo slogan del 'manifesto per la meritocrazia', proposto dall'azzurro Simone Baldelli per rilanciare la politica, che vive una stagione appannata dalla lontananza dai cittadini. Un rilancio che deve passare anche per un ringiovanimento della classe politica e ritrovare le ragioni del coinvolgimento di una larga parte della popolazione. ''Non c'e' bisogno della demagogia dell'antipolitica, serve invece la bella politica, trasparente, per tornare a una forte partecipazione'', spiega il deputato di Forza Italia. L'appello di Baldelli non cade nel vuoto e raccoglie consensi bipartisan tra i parlamentari piu' giovani. La carica degli 'under 40' lancia la sfida alla 'vecchia' politica e apre una finestra al dialogo con i cittadini. Al centro dell'iniziativa 'il merito' come faro della societa' e della politica.
Il 'manifesto' di Baldelli punta alla meritocrazia nell'istruzione: non solo per gli studenti, ma anche per gli insegnanti. Perche' ''e' giusto che vada avanti chi studia di piu', ma e' altrettanto giusto -rileva l'azzurro- che anche tra i professori valga la logica del piu' bravo''. Meritocrazia anche sul lavoro, con la detassazione della parte variabile del salario, come gli incentivi o gli straordinari, e la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili dell'azienda. ''Due proposte -assicura Baldelli- che favoriscono la competitivita' delle imprese''. Meritocrazia poi nel pubblico impiego, con ''una dura lotta al 'fannullismo': gli aumenti si danno a fronte di maggiore efficienza''. La lista delle priorita' e' aperta e tra gli aderenti ognuno propone nuove voci. Il diessino Andrea Orlando punta sul processo delle liberalizzazioni, sulla modernizzazione del capitalismo italiano, sulle riforme della legge elettorale e dell'assetto istituzionale del paese per superare il sistema attuale che si regge sulla ''cooptazione''. Importante, avverte, sara' anche il percorso del nuovo Partito democratico. Il verde Tommaso Pellegrino inserisce nella sua 'classifica' delle questioni da affrontare la sanita' e l'ambiente. Mentre la leghista Carolina Lussana punta l'indice contro i compensi milionari nella televisione pubblica e le carriere dei magistrati ''basate ancora oggi sull'anzianita'''. Baldelli, Orlando, Pellegrino e Lussana, quattro parlamentari di quattro partiti diversi accomunati dalla giovane eta' e dalla voglia di 'sparigliare' il tavolo della politica. Ma il manifesto desta attenzione anche al di fuori del Palazzo. Anche il leader di 'Generazione U', Mario Adinolfi, apprezza l'iniziativa di Baldelli (purche' non ci sia ''ipocrisia'') e mette in guardia: ''Democrazia e meritocrazia sono sinonimi, oggi non c'e' democrazia'', ma ''solo una oligarchia che rinnova se stessa''.
Riforme e Partito democratico. In questi due fattori ripone le speranze di un adeguamento della politica il diessino Orlando. Ma per il trentottenne deputato della Quercia la crisi del sistema ''e' generale'' e non investe solo la politica che certo ''non e' piu' chiusa del resto della societa'''. ''La crisi della politica -spiega il parlamentare Ds- non e' di queste settimane, ma e' un nodo strutturale che deriva da una transizione non compiuta. Per quanto riguarda l'appello di Baldelli, tutte le iniziative che mettono al centro il merito -sottolinea- sono una risposta seria''. ''Bisogna affrontare il tema a 360 gradi per dare le risposte non solo alla crisi della politica, ma anche ai problemi del paese'', avverte. ''Non e' certamente un caso che l'iniziativa nasca e trovi consensi tra i giovani, perche' la riorganizzazione della societa' e l'abbattimento degli strumenti di cooptazione e' la questione piu' sentita dalla nostra generazione: e' la voce di una generazione, la prima che ha a che fare con la crisi di un sistema che ha garantito in passato sviluppo e oggi invece consente la crescita delle rendite''. Per rinnovare il sistema bisogna ''andare avanti nel processo di liberalizzazioni'', dice, ma una ''risposta -insiste Orlando- verra' anche da come si realizzeranno le nuove classi dirigenti del Partito democratico, perche' i nuovi assetti dei gruppi dirigenti potranno fare da battistrada al rinnovamento e condizionare anche i cambiamenti nell'altro campo''. Tra le priorita' indicate da Orlando, oltre alle liberalizzazioni, la ''modernizzazione del capitalismo italiano'', ma anche ''una riforma della pubblica amministrazione che metta al centro il merito''. E poi serva una ''riforma della legge elettorale, perche' quella attuale ha istituzionalizzato il sistema di cooptazione, e piu' in generale dell'impianto istituzionale del paese''. Secondo Pellegrino i cittadini sono stanchi di assistere a risse e contrapposizioni su tutto, anche in modo strumentale. Bisogna tornare a ''confrontarsi in modo serio'' sulle questioni e trovare le soluzioni ai problemi del paese. E soprattutto, dice Pellegrino, la politica ''deve assumersi le sue responsabilita' e smetterla di demandare a altri, come consulenze, consorsi e commissariati vari''. ''Si respira un clima in cui la politica e' lontanissima dai cittadini e i giovani avranno un ruolo importante per il futuro. Bisogna dare segnali concreti, perche' la gente -spiega il trentacinquenne parlamentare dei Verdi- e' stanca della conflittualita', delle continue strumentalizzazioni, delle contrapposizioni su tutto. Non abbiamo piu' la capacita' di dialogare con i cittadini''. ''L'appello di Baldelli e' positivo, dobbiamo individuare le priorita' sulle quali confrontarci in modo serio e trovare le soluzioni ai problemi, perche' la gente -avverte Pellegrino- si accorge che oggi la politica non da' risposte''. Pellegrino, che e' medico chirurgo, vorrebbe vedere applicati alla politica i principi della sua professione: saper prendere le decisioni giuste al momento giusto. ''La politica -spiega- si deve assumere le sue responsabilita', non puo' piu' demandare agli altri. Allora si torni alla funzionalita' degli organi elettivi, basta con le consulenze, basta con i consorzi, i commissariati vari, le partecipate: tutti soldi sprecati, bisogna tagliare tutto e mettere fine alla politica clientelare'', mette in chiaro. Largo ai giovani, ma non pesa solo il fattore anagrafico perche' ''bisogna essere piu' snelli anche nelle idee'': oggi la politica ''e' statica e bisogna invece passare a una politica dinamica capace di fare le cose''. Per Pellegrino occorre trovare le risposte su tre tematiche fondamentali: il lavoro, la sanita' e l'ambiente.
L'iniziativa di Baldelli non e' contro la politica, ma a favore di un certo tipo di politica lontana dai grandi interessi e vicina ai cittadini. Per questo anche la deputata della Lega Nord, Carolina Lussana, aderisce al 'manifesto per la meritocrazia' lanciato dall'azzurro. Ma le deputata della Lega mette in guardia dalla moda di dare addosso alla politica. ''Dobbiamo stare attenti -avverte l'esponente del Carroccio, 36 anni ma gia' un lungo cursus honorum parlamentare- a non enfatizzare lo scollamento dei cittadini dalla politica, perche' si mettono sempre in evidenza i casi negativi mentre ci sono anche modi diversi di fare politica, che resta fatta di passione e di voglia di trovare le soluzioni ai problemi''. ''Ed e' proprio questo tipo di politica -insiste Lussana- che viene finalmente in risalto con l'iniziativa di Baldelli, che condivido, che non punta a delegittimare la politica, ma a valorizzare le proposte nuove''. ''Io -ricorda- sono entrata in politica dopo Tangentopoli proprio per l'esigenza di cambiare e la stessa Lega e' nata per contrastare la politica fatta di grandi interessi distanti dalla gente''. Quanto ai costi della politica, la parlamentare della Lega invita a guardare altrove per trovare i veri sprechi. ''Certamente e' utile fare l'indagine conoscitiva per capire dove eliminare o ridurre le spese del Palazzo. Ma ricordiamoci -rimarca- che se l'attivita' parlamentare viene svolta correttamente e' una risorsa per il paese, non uno spreco''. ''Piuttosto -rileva- andrei a colpire i compensi milionari per le star della televisione di Stato o gli stipendi dei manager pubblici strapagati''. Lussana non risparmia poi una stoccata ai magistrati, suoi 'bersagli' preferiti. ''La meritocrazia dovrebbe essere alla base degli avanzamenti di carriera anche dei magistrati, che ancora oggi -ricorda- vanno avanti in base all'anzianita'''.
L'invito di Baldelli non manca di attirare l'attenzione anche al di fuori del Palazzo. Si schiera con l'azzurro, anche se chiede coerenza fino in fondo, il giornalista Mario Adinolfi, leader dei blogger per il Partito democratico di 'Generazione U'. 'Quella di Baldelli e' un'operazione interessante -ammette Adinolfi- ma non deve essere ipocrita''. Perche' di partiti che fanno ''senatore il cavallo di Caligola'' ce ne sono in entrambi gli schieramenti. ''Io mi occupo di rompere le scatole alla mia parte'', spiega Adinolfi criticando le logiche che hanno portato alla composizione del comitato dei 45 per il Partito democratico. Ma nello stesso tempo, ''anche Baldelli deve rompere le scatole dentro Forza Italia'', auspica il blogger facendo riferimento ''all'arrivo in Parlamento delle soubrette di Forza Italia''. L'appello di Baldelli ''e' utile e sensato'', ma ''il terreno della meritocrazia o e' strumentale oppure e' vero, e allora dobbiamo parlare del rilancio di un paese che e' antropologicamente lontano dalla meritocrazia, legato invece a modelli familistici e di clan''. ''E' un problema di fondo e non si cura con una aspirina: si cura sostanzialmente -avverte Adinolfi- con la politica''. Il giornalista mette in evidenza alcune ''contraddizioni'' nell'iniziativa del deputato azzurro, ''perche' oggi siamo di fronte ad una politica che nomina il cavallo di Caligola senatore, come dimostra, nel mio campo, il comitato dei 45 del Partito democratico, ma anche, dall'altra parte, l'arrivo in Parlamento delle soubrette di Forza Italia''. Su questa ''contraddizione'' potrebbe ''soffiare il vento dell'antipolitica''. ''Noi guardiamo con favore ai modelli americani, ma rischiamo di ritrovarci in un modello sudamericano: in politica -spiega ancora Adinolfi- democrazia e meritocrazia sono sinonimi'', mentre il ''problema e' che e' sparita la democrazia''. ''Oggi al posto dei partiti ci sono feudatari e principi, esistono corti e bande, con una oligarchia che rinnova se stessa. E Montezemolo -insiste- puo' soffiare il vento dell'antipolitica''. ''Nella mia area -continua Adinolfi- il Pd fa 45 membri presi da una oligarchia e siccome tra questi ne piazzano uno di slow food, che gli consiglia il vino buono, pensano di aver messo dentro la societa' civile. E' clamoroso, il segnale di massima novita' si chiama 'Follini-Del Turco-Sbarbati'. Quindi quella di Baldelli e' un'operazione interessante, ma non deve essere ipocrita: io mi occupo di rompere le scatole alla mia parte, ma anche lui rompa le scatole alla sua''.

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